Economia

Dal carrello alle bollette fino alla polizza auto: la mappa dei rincari. Federconsumatori: «Attenzione alle truffe energetiche»

Per le famiglie l'aggravio stimato dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori supererà i mille euro annui. Le voci che registreranno gli aumenti maggiori

Il 2024 si apre con il rischio di una nuova ondata di rincari che andranno a pesare sulle tasche dei consumatori. Oltre ai rialzi, che interesseranno anche le bollette, dal 10 gennaio scatta la fine del mercato tutelato del gas. Ma andiamo in ordine.

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato che nel 2024 i rincari che non risparmieranno il carrello della spesa, l’assicurazione auto, pedaggi autostradali e trasporti, comporteranno per i consumatori un aggravio di spesa di + 1.011,26 euro annui sui bilanci familiari.

La mappa dei rincari

Guardando alla classifica dei rincari dell’associazione dei consumatori, emerge che in testa ci saranno le bollette di luce e gas, che toccheranno un +6,90%, seguite dai costi legati all’assicurazione auto che segneranno un +5,03% e dal carrello della spesa che segnerà un aumento del +4,78%.

Ad aumentare saranno anche la Tari che segnerà un +4,05%, la ristorazione (+3,04%) e il pedaggio autostradale che registrerà, secondo le stime dell’associazione dei consumatori, un rialzo del +3,03%. Si spenderà di più anche per prodotti e servizi per la casa (+2,58%), per i costi bancari (+2,53%), per le tariffe di professionisti e artigiani (+2,47%), per le prestazioni sanitarie (+2,37%), per i trasporti (+2,29%), per i costi legati alla scuola (mense e libri) che aumenteranno del +2,21%. In crescita anche le tariffe idriche (+1,32%) e delle comunicazioni (+0,84%).

Serena Cesaro, di Federconsumatori Ancona evidenzia che a trainare il rialzo dei prezzi saranno nuovamente le tariffe energetiche che già l’anno scorso erano lievitate come anche l’anno precedente, «a seguito dell’eliminazione dello sconto sull’Iva e sugli oneri di sistema e per il passaggio imminente al mercato libero, nel quale le tariffe sono mediamente più care di quelle garantite dal mercato tutelato».

L’associazione dei consumatori torna a chiedere «il rinnovo delle forme di sostegno per le famiglie più fragili, come i bonus sociali e lo sconto sull’Iva», oltre all’istituzione di un fondo contro la povertà energetica. A preoccupare Federconsumatori i maggiori costi legati alle tariffe del gas, che l’associazione stima nell’ordine di «un +10% circa» e la fine del mercato tutelato che espone i consumatori a tariffe più elevate. L’altro tema è quello legato alle truffe energetiche: «Già da alcuni mesi – dice Serena Cesaro – in vista della fine del mercato tutelato abbiamo iniziato a vedere un incremento di questo genere di truffe, ma temiamo che queste possano aumentare ulteriormente».

«Alcuni operatori del mercato energetico chiamano nelle abitazioni invitando a scegliere un altro operatore come se fosse un passaggio obbligato – prosegue – ma in realtà non è obbligatorio cambiare operatore, rimanendo con il proprio si migra automaticamente verso offerte cosiddette ‘placet’, di durata annuale e tariffa variabile». L’associazione dei consumatori invita a non aderire alle offerte telefoniche e a confrontare le tariffe sul sito di Arera, l’Authority per l’energia. Nel mercato tutelato restano le categorie fragili, ovvero gli over ’75, chi ha il bonus energia luce e gas e le persone con invalidità.

Il timore è anche quello che venga «introdotta una penale per recesso anticipato da questi contratti, in questo modo – conclude -. In caso di truffe energetiche per i consumatori oltre al danno c’è anche la beffa, perché possono ritrovarsi a pagare penali salate in caso di chiusura del contratto prima dell’anno di scadenza».