AMCONA – Sono 103 le aziende marchigiane che partecipano al Micam, il salone internazionale delle calzature che si tiene a Milano fino al 20 settembre e che quest’anno si arricchisce con il Mipel, il salone internazionale dedicato alla pelletteria e all’accessorio moda e con Lineapelle, la rassegna internazionale dedicata ai settori pelli, accessori, tessuti e modelli per calzatura, pelletteria, abbigliamento e arredamento.
«Auspichiamo che questa importante vetrina possa consentire alle imprese marchigiane delle calzature di entrare in contatto con molti buyer – dice il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini -. Un comparto che nonostante la crisi riesce a reggere e le istituzioni hanno assicurato la loro vicinanza alle imprese, aziende che sono determinanti per garantire occupazione e benessere al territorio, in una fase segnata dall’inflazione».
Il vicepresidente nazionale di Assocalzaturifici, Valentino Fenni, spiega che la fiera si è aperta «positivamente» per le imprese marchigiane che stanno riscontrando «interesse: il brand Made in Marche è riconosciuto in tutto il mondo». Un salone spiega che quest’anno «sta registrando il ritorno alla normalità dopo il Covid e lo scoppio della guerra in Ucraina, con la presenza di numerosi buyer internazionali».
Fenni sottolinea che «l’export è in forte ripresa» +14,8% (pelli e calzature) ma «sono ancora molte le imprese in difficoltà a causa della concorrenza di Paesi extra Ue, come la Turchia, la Cina, l’India e il Pakistan, o di Paesi dell’Unione Europea come il Portogallo, dove il costo del lavoro è molto più basso rispetto all’Italia, costo che, trattandosi di un prodotto manifatturiero, incide molto».
«Speriamo che le fiere in Kazakistan e in Russia (Mosca), finanziate dalla Camera di Commercio delle Marche e della Regione – spiega – diano una importante spinta al comparto».