Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs proclamano una giornata di sciopero nazionale per il 30 marzo 2024. Nelle Marche sit in di protesta nei punti vendita di Ikea Camerano, Obi e Famila A&O Pesaro (PU), Acqua & Sapone Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto, Oasi Fermo.
È rottura al tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel lontano 2019 e atteso da oltre 240mila lavoratrici e lavoratori dipendenti, in tutta Italia, dalle imprese associate a Federdistribuzione. L’associazione imprenditoriale, dopo una lunga e snervante trattativa no stop con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e a distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione del primo e ultimo Ccnl di settore, ha manifestato la persistente resistenza nel sottoscrivere accordi contrattuali.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che stigmatizzano a gran voce «l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti», hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per il prossimo 30 marzo 2024, «attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno di lavoro» e con la realizzazione di «flash mob nei pressi dei punti vendita delle imprese più rappresentative nell’ambito di ciascuna provincia del Paese, nonché delle manifestazioni estemporanee» a livello territoriale. Alla base della mobilitazione «l’irresponsabilità di Federdistribuzione» nel presentare «svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni».