Economia

Crisi Moncaro, Latini: «Lavorare in sinergia per un piano d’azione concreto»

Con una interrogazione il presidente del consiglio regionale delle Marche Dino Latini interviene sulla questione relativa al destino dell’azienda vitinicola. Ecco cosa dice

JESI – Sinergie per sostenere Moncaro. Lo chiede con una interrogazione il presidente del consiglio regionale delle Marche Dino Latini che interviene sulla questione relativa al destino dell’azienda vitinicola. E dice: «Rilanciare iniziative che possano promuovere la partecipazione dei cittadini e il dialogo tra le istituzioni e le comunità locali tutelando in questo modo l’occupazione e promuovendo pratiche agricole ecologiche ed un uso consapevole delle risorse naturali».

E prosegue: «Occorre assumere provvedimenti urgenti per contribuire all’uscita dalla profonda crisi che sta investendo l’azienda vinicola Moncaro e contemporaneamente rilanciare iniziative che possano promuovere la partecipazione dei cittadini e il dialogo tra le istituzioni e le comunità locali tutelando in questo modo l’occupazione e promuovendo pratiche agricole ecologiche ed un uso consapevole delle risorse naturali». Così il presidente del consiglio regionale e consigliere Udc Dino Latini interviene nel dibattito che si sta svolgendo su Moncaro con una interrogazione rivolta al presidente della giunta regionale Acquaroli e all’assessore Antonini per risolvere una crisi che sta mettendo in ginocchio una delle realtà d’eccellenza vitivinicole marchigiane.

Alcuni dati: la società, con sede a Montecarotto, è in grado di lavorare fino a 100 mila ettolitri di vino l’anno, conta su 60 dipendenti, 612 soci, 120 ettari di proprietà e commercializza circa 10 milioni di bottiglie, il 50% delle quali a certificazione biologica, con un fatturato intorno ai 30 milioni di euro e un export del 30% della produzione.

«Far crollare un’azienda simile sarebbe particolarmente grave per la stessa regione considerando anche i premi ed i riconoscimenti vinti – spiega Latini – Moncaro è sempre stata considerata un esempio virtuoso del mondo cooperativo, riuscendo ad essere contemporaneamente un partner della grande distribuzione organizzata e allo stesso tempo una cantina in grado di produrre vini di alto livello, premiati dalle principali guide italiane. La cooperativa – prosegue Latini – è anche un importante centro di raccolta di uve per tante altre Doc della regione quali la Cantina del Conero, acquisita nel 1995 (188 ettari complessivi, di cui 122 di Rosso Conero Doc e Conero Docg) e la Cantina del Piceno (580 ettari dei quali 400 sono quelli di Rosso Piceno Superiore) oltre essere un punto di riferimento per il Verdicchio di Jesi».

Secondo Latini è pertanto necessario «prendere in considerazione le problematiche della Moncaro e lavorare in sinergia con le amministrazioni locali, le associazioni e i cittadini per sviluppare un piano d’azione concreto che garantisca un futuro sostenibile e prospero per questa importante area della nostra regione».

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