Cariaggi, eccellenza marchigiana nel settore dei filati pregiati, controllata dall’omonima famiglia (51%) e partecipata da Chanel e Brunello Cucinelli (24,5% a testa), ha presentato a Pitti Filati 96 la sua collezione per la primavera estate 2026, un tributo alla qualità e all’artigianalità e nella quale la leggerezza e la morbidezza del cashmere viene abbinata ad altre preziose fibre come la seta, il lino e la canapa.
La filatura di Cagli (Pesaro Urbino) punta su una palette cromatica ispirata alla natura e alla luce custodita nei cristalli naturali, con nuances che vanno dai toni pastello, come il rosa delicato del quarzo, ai toni ispirati all’eleganza classica come il verde della fluorite fino ad arrivare ai toni più vivaci come il fucsia dell’Agata. Tra i fiori all’occhiello della nuova collezione PE 2026 di Cariaggi, il filato Eterea (81% seta, 19% cashmere), che reinterpreta in chiave moderna la seta; Jaipur e-Flex (52% cashmere, 48% seta), che si caratterizza per l’alta elasticità senza impiego di eslastomeri; e Gemma (51% lino, 34% cashmere e 15% seta), impreziosito da impercettibili perline in vetro colorate.
In occasione della kermesse fiorentina, il presidente e amministratore delegato Piergiorgio Cariaggi ha anticipato le strategie del 2025, dopo un 2024 chiuso con 121 milioni di fatturato, in calo del 13%, ma comunque considerato «soddisfacente». «Ci riteniamo soddisfatti – ha spiegato l’Ad – poiché l’attenta gestione ci ha permesso di contenere la flessione al 13%, nei confronti di una complessità di mercato persistente. Si prospetta ora un anno di riequilibrio». «Per quest’anno – ha proseguito – prevediamo un investimento di 4,6 milioni di euro per l’ampliamento delle strutture, nuovi macchinari e tecnologie volte a sviluppare filati sempre più esclusivi e senza tempo e ad accrescere le specializzazioni delle maestranze nel segmento luxury».
Alla voce investimenti, è recente quello sulla Ritorcitura Vignolini di Prato, fornitore storico dell’azienda marchigiana. L’operazione si spiega con la volontà di rafforzare le competenze nel segmento dei filati fantasia, di cui Prato è sempre stata regina. «Abbiamo deciso di consolidare la collaborazione con la Ritorcitura Vignolini entrando in società al 25% – spiega il presidente Piergiorgio Cariaggi – per accrescere le specializzazioni delle maestranze nel segmento luxury, sia internamente che presso i nostri fornitori».