PESARO – Quello che le imprese chiedono al futuro governatore delle Marche. Dieci associazioni di categoria hanno consegnato un documento ai candidati, contenente le loro richieste.
Obiettivo: infrastrutture, sviluppo, credito e crescita. Il documento con le priorità è stato consegnato ai politici a palazzo Ciacchi a Pesaro: un punto fermo per il rilancio della provincia di Pesaro.
Confindustria Marche Nord, Cia, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confesercenti, Copagri, Legacoop Marche hanno quindi messo nero su bianco i bisogni delle imprese.
Il presidente della territoriale di Confindustria Mauro Papalini ha spiegato che «Pesaro ha bisogno di recuperare i punti di Pil persi. Fondamentale è quindi il tema delle infrastrutture per le attività manifatturiere, del turismo e commercio. Sono la base di un Paese avanzato, ma siamo rimasti indietro per essere competitivi».
La richiesta è quella di completare la Fano-Grosseto per collegare Pesaro all’Umbria. Poi il potenziamento del Porto di Ancona, l’aeroporto, la Quadrilatero, il secondo casello a Pesaro, il collegamento Fabriano-Cagli, opere compensative dell’Autostrda.
Marco Pierpaoli della Confartigianato ha parlato del credito: «Sarà fondamentale garantire liquidità alle nostre imprese in un contesto economico così complesso. Le imprese siano al centro con finanziamenti in tempi veloci».
Tra i candidati erano presenti Maurizio Mangialardi, Francesco Acquaroli, Gaia Ficcadenti di Libertà di scelta, Vittorio Ondedei di Dipende da noi e Matteo Rossini di Riconquistare l’Italia.
Tra le altre richieste delle associazioni una politica regionale votata alla internazionalizzazione, di forte impatto e ricaduta sul territorio e sulle imprese, che possa costituire un vero e proprio pacchetto di misure e bandi della Regione dedicati all’export. E un impegno del nuovo Governo delle Marche per un fondo regionale per l’export assicurando un ammontare adeguato di risorse e tempi certi nell’erogazione.
Per quanto riguarda il turismo, la creazione di un fondo organizzato per la salvaguardia del tessuto distributivo, agenzie di viaggi e tour operator e alberghi. Le associazioni chiedono di ritrovare l’attrattività di una destinazione turistica come le Marche con l’aumento delle risorse sulla promozione.
Poi la sicurezza con sistemi di videosorveglianza e di controllo delle targhe per scongiurare furti. Un cenno alla sanità con la collaborazione pubblico privato e il coinvolgimento del terzo settore.