Economia

Marche, ok alla proroga della mobilità in deroga per i lavoratori dell’area di crisi industriale Piceno-Val Vibrata

La stipula dell’intesa è finalizzata alla proroga dell’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi per i lavoratori licenziati da una unità produttiva ubicata all’interno dell’Area di crisi

Sarà prorogata anche per l’anno 2024 la mobilità in deroga per i lavoratori dell’area di crisi industriale complessa Piceno Val Vibrata. La decisione è frutto di un’intesa sottoscritta questa mattina, 10 settembre, al termine di un incontro nella sede della Regione Marche, a cui erano presenti l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, l’assessore alle Attività produttive, Andrea Maria Antonini, l’assessore regionale alle Aree di crisi industriale, Goffredo Brandoni, i dirigenti regionali dei Servizi coinvolti, i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali regionali (Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcooperative, Lega Coop, Cgil, Cisl, Uil, Ugl), e funzionari dell’Inps regionale.

«L’Ascolano e la Val vibrata sono territori che hanno sofferto molto dal punto di vista occupazionale negli anni passati – ha detto Aguzzi – Si è cercato di migliorare la situazione anche attraverso una serie di attività messe in campo dalla Regione Marche, quali l’orientamento, la ricerca di lavoro e la formazione, con tutte le novità e le opportunità offerte anche dal programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) per il ricollocamento lavorativo. Continuiamo dunque a mantenere politiche di sostegno ai disoccupati che ancora non si sono ricollocati ma nello stesso momento proseguiamo con le politiche attive di lavoro, per la ricerca di nuova occupazione e orientamento».

«È un impegno giusto e doveroso per questi lavoratori in difficoltà – ha affermato Antonini – Contemporaneamente, si lavora su più fronti. Da una parte sosteniamo i lavoratori in difficoltà, dall’altro si creano opportunità per ricollocare i disoccupati attraverso politiche attive del lavoro e della formazione; inoltre attraverso l’azione del mio assessorato allo Sviluppo economico, cerchiamo di rendere le imprese sempre più attive e con fatturati più alti, innescando così un meccanismo che favorisca da parte delle imprese una maggiore richiesta di personale e lavoratori da assumere. Non è una situazione semplice perché parliamo di un’area di crisi industriale però cerchiamo di utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per aiutare i lavoratori».

«È importante continuare a sostenere i lavoratori che hanno perso il lavoro – ha dichiarato l’assessore Brandoni – Ciò è possibile grazie ai residui di spesa per circa 8,1 mln di euro; risorse residue assegnate con i decreti interministeriali degli anni precedenti e che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha concesso alle Regioni di poter utilizzare anche per il 2024. Si tratta di un tesoretto che rappresenta un aiuto concreto per i disoccupati, in attesa di alternative lavorative e nuove opportunità per loro».

La stipula dell’intesa è finalizzata alla proroga dell’indennità di mobilità per un massimo di 12 mesi per i lavoratori licenziati da una unità produttiva ubicata all’interno dell’Area di crisi industriale complessa Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno e che alla data del 1° gennaio 2024 siano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n. 92/2012), scaduta o in scadenza nell’anno 2024. L’erogazione del suddetto beneficio è subordinato alla partecipazione, da parte del lavoratore, al programma di Politiche Attive predisposto dalla Regione Marche.

Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente, alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 10 ottobre 2024. Contestualmente il lavoratore interessato, sempre entro il 10 ottobre 2024 presenta, esclusivamente via PEC, ulteriore domanda al Centro per l’Impiego competente nel cui territorio dove era o è ubicata l’azienda che ha proceduto al licenziamento. Le parti sociali firmatarie della presente Intesa, attraverso le loro strutture territoriali, assicureranno assistenza e consulenza ai lavoratori in sede di presentazione delle domande.

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