PESARO – Una nuova veste grafica per Marche Multiservizi. La multiutility, nata il primo gennaio 2008 dalla fusione di Megas S.p.A di Urbino e Aspes Multiservizi S.p.A. di Pesaro, con l’obiettivo di costruire un’azienda in grado di creare ricchezza per il territorio, erogare servizi di qualità e tutelare l’ambiente, presenta il nuovo logo aziendale.
«L’obiettivo è quello di aggiornare gli strumenti e le modalità di comunicazione per migliorare il confronto con cittadini e stakeholders e favorire in questa maniera il costante miglioramento di servizi che sono fondamentali per la qualità della vita di una comunità – spiegano il presidente e l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Andrea Pierotti e Mauro Tiviroli – La nuova veste grafica aziendale si presenta in maniera più chiara e moderna e mira rafforzare la nostra identità ed il nostro legame con il territorio in cui operiamo. Abbiamo da pochi mesi completamente rinnovato il nuovo sito aziendale (www.gruppomarchemultiservizi.it), dal design intuitivo e la navigazione semplificata, che adesso verrà aggiornato con gli elementi grafici del nuovo logo. Veniamo da una storia di cui andiamo fieri, fatta di radicamento territoriale, innovazione e professionalità e guardiamo al futuro attuando i valori dell’economia circolare e perseguendo gli obiettivi della sostenibilità ambientale».
I numeri della prima multiutility delle Marche MMS nella provincia di Pesaro Urbino fornisce servizi idrici (acquedotto, fognatura e depurazione) a circa 270.000 abitanti in 46 Comuni gestendo una rete acquedottistica che si estende per circa 5.000 km e distribuendo ogni anno 30 milioni di metri cubi di acqua la cui qualità e affidabilità vengono garantite dal proprio laboratorio specializzato. La conduzione e la manutenzione delle reti fognarie consente la costante raccolta delle acque reflue urbane di origine civile, trattate poi nei 106 impianti di depurazione gestiti al fine di poter restituire l’acqua all’ambiente in totale sicurezza. MMS eroga servizi di igiene ambientale (raccolta, riciclo e smaltimento rifiuti) a 220.000 cittadini in 38 Comuni e raccoglie ogni anno circa 130 mila tonnellate di rifiuti promuovendo la raccolta differenziata che nel 2023 ha raggiunto il 73,2% (circa 40 punti percentuali in più rispetto al 2008 quando era al 34%) a fronte di una media nazionale del 65%.
L’Azienda dispone di una piattaforma per il recupero dei rifiuti ingombranti e di una discarica attiva per lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi, urbani e produttivi e tre discariche chiuse dove, come disposto dalla legge nazionale, dovrà essere garantita la corretta gestione del percolato, la verifica della loro integrità ed il monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee per almeno 30 anni dalla data di chiusura. I servizi energetici si dividono in gas, che viene distribuito in 35 Comuni dove vivono oltre 245.000 cittadini e illuminazione pubblica che viene gestita in 8 Comuni compreso Pesaro. Numeri che nelle Marche fanno di MMS il 2° operatore nel settore ambientale per rifiuti trattati, il 3° operatore nel ciclo idrico per volumi di acqua fatturata ed il 3° operatore nella distribuzione del gas per volumi erogati. Marche Multiservizi conta un totale di 514 dipendenti (100% a tempo indeterminato) che diventano 621 se si considerano le società del Gruppo. Sono 590 invece i posti di lavoro generati indirettamente per un indotto occupazionale complessivo di oltre 1.100 unità.
Gli investimenti, considerando le società del Gruppo, nel 2023 ammontano a quasi 33 milioni di euro mentre nello stesso anno il valore economico generato e distribuito agli stakeholder del territorio è stato di circa 70 milioni di euro (tra fornitori, dipendenti, enti locali, Erario, azionisti, banche etc.) pari ad oltre 250 euro ad abitante. Infine nel 2023 il valore delle forniture a favore di cooperative sociali ha superato il milione di euro contribuendo all’inserimento lavorativo di 46 persone svantaggiate. Investimenti legati anche al Pnrr tanto che si parla di 200 milioni in 4 anni nel territorio e complessivamente 350 milioni di euro in 15 anni.