Economia

Massimo Stronati alla guida dell’Alleanza delle Cooperative Marche

L’imprenditore jesino guiderà il coordinamento regionale per circa un anno. E dice: «La nuova giunta si sta dimostrando incline alla concertazione e questo è un aspetto molto positivo e in discontinuità col passato». Cultura, Turismo e Sport vanno sostenuti

Massimo Stronati

JESI – L’unione fa la forza. E’ un “must” per il mondo delle cooperative ed è ancora più per l’Alleanza delle cooperative italiane.

Nelle Marche la nuova guida è rappresentata da Massimo Stronati, presidente di Confcooperative Marche, che presiederà il coordinamento regionale composto dalle associazioni Agci, Confcooperative, Legacoop. Nata nel 2015, Stronati ne è stato il 1’ presidente e oggi torna a ricoprire la carica. L’imprenditore jesino guiderà il coordinamento regionale per circa un anno.

Presidente intanto diamo un po’ di numeri?
«L’Alleanza delle Cooperative Marche rappresenta oltre 900 cooperative con 350 mila soci e 24 mila dipendenti, con un fatturato di circa tre miliardi di euro. Nasce per fare sintesi all’interno delle principali sigle della cooperazione e per essere più forte e compatta ai tavoli istituzionali».

In merito all’interlocuzione, Stronati sottolinea il rapporto con la nuova giunta regionale. «Negli ultimi due mesi siamo stati convocati almeno 4-5 volte e questo evidenzia una forte attenzione alla concertazione, in netta discontinuità con la giunta precedente», ricorda Stronati.

Raccoglie l’eredità di Stefano Burattini, presidente Agci Marche: che Alleanza ritrova?
«La cooperazione marchigiana affronta temi caldi attraverso l’Alleanza delle cooperative che spaziano in ambiti diversi: come affrontare le conseguenze dell’emergenza sanitaria al confronto con la nuova giunta regionale; la valorizzazione del ruolo economico e sociale delle cooperative nelle Marche; lo sviluppo di servizi che possano soddisfare le nuove esigenze sociali e alla creazione di nuova occupazione». «Il settore dei servizi – argomenta Stronati – quello sociale e quello della logistica hanno garantito lavoro e offerto risposte adeguate alle esigenze. Penso alla necessaria sanificazione degli ambienti di lavoro per quanto riguarda i servizi, all’assistenza ai disabili, agli anziani nelle Rsa e alla chiusura di centri diurni e asili nido per il mondo del sociale più tutto il settore della logistica che non ha mai fatto mancare gli approvvigionamenti».

Cosa significa oggi rappresentare il mondo della cooperazione?
«Sono orgoglioso di poter rappresentare i nostri tanti cooperatori che stanno affrontando con coraggio e determinazione questo difficile periodo che ci sta mettendo tutti a dura prova. I cooperatori, però, sono persone speciali che trovano nei valori che contraddistinguono il nostro movimento la forza per crescere ogni giorno, per essere parte attiva delle comunità in cui operano e soprattutto per creare lavoro». « Ci sono settori – insiste – come quello della cultura, turismo, sport che sono in grandissima difficoltà e vanno rilanciati puntando anche in questo caso alla cooperazione come metodo di lavoro».

Per questo Stronati propone l’istituzione di tre tavoli permanenti con la Regione Marche che procedano seguendo le proprie specificità ma ancora una volta cooperando. «I macrotemi da affrontate sono sociale, attività produttive, cultura e turismo. Da qui dobbiamo ripartire e offrire soluzioni».

Il modello Marche del “piccolo è bello” è superato?
«Ritengo, ed è sotto gli occhi di tutti, che abbia portato buoni frutti e garantito benessere. Ogni modello di sviluppo economico deve essere adeguato ai tempi. Oggi ritengo che non sia più sufficiente né il piccolo né il bello ma che occorra essere integrati e innovativi».

In tempi di pandemia lei stesso ha affrontato il contagio. Cosa le ha insegnato questa esperienza?
«Ho avuto paura. Per me, per la mia famiglia ma anche per il lavoro nella mia azienda che ha dovuto fare a meno di qualche settimana di me. Dalla mia esperienza posso dire che ho avuto tanta solidarietà da amici, vicini e colleghi e un’eccellente risposta sotto l’aspetto sanitario da coloro che ci hanno assistito e seguito con continuità, competenza e grande umanità».

Che augurio vuole fare ai suoi colleghi dell’Alleanza delle Cooperative Marchigiane?
«Desidero esprimere un grande augurio di un migliore 2021 a tutti i cooperatori ma anche a tutta la nostra bella e infaticabile regione. La concretezza che ci contraddistingue saprà portarci fuori da questo periodo per far crescere ancora di più la cooperazione marchigiana che si candida, a pieno titolo, a guidare i progetti del futuro».

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