ANCONA – Ubi Banca, al centro delle cronache finanziarie recenti per la fusione con Intesa Sanpaolo, presenta i dati del primo semestre 2020, relativi al territorio marchigiano.
Nei primi sei mesi dell’anno nella regione Marche, Ubi ha erogato finanziamenti per 505 milioni di euro, in forte crescita (+37%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Positivi i dati relativi al segmento aziende, con 337 milioni (+86%) di finanziamenti erogati, di cui 218 milioni per le imprese fino a 10 milioni di fatturato (+109%) e 119 milioni per le imprese oltre i dieci milioni di fatturato (+54%).
Sempre nei primi sei mesi sono state effettuate da Ubi Banca nelle Marche 7.650 operazioni di finanziamento fino a 25.000 euro con garanzia del Mediocredito centrale, quindi legate all’emergenza Covid-19, per un valore di 153 milioni di euro.
Positiva anche la performance del factoring attraverso lo smobilizzo di crediti commerciali per oltre 76 milioni. Nel segmento privati sono stati concessi finanziamenti per 168 milioni di euro, con un deciso recupero nel post lockdown dell’erogato sui mutui casa, dei prestiti personali e della cessione del quinto.
«Nei primi sei mesi dell’anno sono cresciute moltissimo le erogazioni a favore del sistema imprenditoriale marchigiano grazie soprattutto alle garanzie statali legate all’emergenza Covid-19», commenta Roberto Gabrielli, responsabile della Macro Area Marche Abruzzo di Ubi Banca. «Le Pmi hanno fatto ricorso in maniera massiccia al credito bancario per gestire la liquidità nella fase di chiusura o forte rallentamento dell’attività produttiva durante il lockdown. I privati già dal mese di maggio hanno ripreso gradualmente a richiedere prestiti per alimentare i consumi».
Nel primo semestre 2020 Ubi Banca ha erogato 65 milioni di euro di finanziamenti destinati alla ricostruzione post-terremoto, portando il totale a 144 milioni in tutta la fase post-sisma. Lo stock totale dei finanziamenti concessi da Ubi Banca nelle Marche ammonta a 5,8 miliardi di euro. In aumento anche i dati sulla raccolta, cioè i risparmi che i marchigiani depositano in Ubi Banca, con uno stock pari a 14,3 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi riferiti al segmento Private. Nel mese di marzo Ubi Banca ha donato alla Regione Marche l’importo di 400 mila euro per il sostegno all’emergenza Covid-19.
Nella nota di Ubi si legge: «Ubi Banca, che ha reso noti oggi i risultati consolidati al 30 giugno 2020, è il principale istituto di credito della regione Marche, con 200 filiali sparse su tutto il territorio regionale e oltre 500 mila clienti, di cui 450 mila privati: un marchigiano su tre è cliente della banca. UBI Banca è anche il principale datore di lavoro privato nella regione, con oltre 2500 dipendenti».
Il consiglio di amministrazione di Ubi Banca, intanto, preso atto del successo dell’Opas lanciata da Intesa Sanpaolo, ottenuto dopo il rilancio per cassa di oltre 650 milioni di euro aggiuntivi rispetto all’offerta iniziale, auspica la massima valorizzazione dell’eredità del Gruppo Ubi all’interno del Gruppo Isp.
Nella stessa riunione di approvazione dei risultati consolidati al 30 giugno 2020, il consigliere delegato e direttore generale al consiglio di amministrazione di Ubi Banca Victor Massiah ha rimesso il suo mandato.