FABRIANO – Il 2021 si è aperto nel migliore dei modi possibili per quel che riguarda la qualità dell’aria a Fabriano. Nessuno sforamento registrato per superamento del limite di PM10 consentito, vale a dire 50 ug/mc, registrato dalla centralina cittadina. Un segnale in controtendenza rispetto agli ultimi anni, quando a gennaio, di solito, si sono avuti sforamenti.
Nei primi 31 giorni del nuovo anno, l’aria che si è respirata a Fabriano è più che buona. A certificarli i dati che l’Arpam ha resi noti relativamente alla centralina ubicata in città. A parte il 19 gennaio, quando si è avuta una concentrazione di PM10 pari a 43 ug/mc, nel resto del mese ci si è sempre attestati sotto la soglia di 40 ug/mc, quindi ben distante dal limite previsto dall’attuale normativa e fissato in 50 ug/mc.
Un dato in controtendenza rispetto agli anni scorsi quando, invece, nel mese di gennaio si erano sempre quasi sempre registrati sforamenti. Nel 2020, infatti, si era superato il limite l’11 e 12 gennaio. Due giornate oltre il consentito, alle quali hanno fatto seguito altri sforamenti registrati a marzo (tre); a novembre (una); a dicembre (una). Per un totale complessivo di sette giornate oltre il limite consentito.
Negli ultimi anni, sforamenti a gennaio anche nel 2016 e nel 2017, con rispettivamente 11 e 6 giornate di alta presenza di polveri sottili nell’aria a consuntivo di fine anno. Mentre, nel 2018 e nel 2019, i superamenti del limite si sono avuti più tardi. Nel 2018, solo tre giornate oltre i 50 ug/mc (una ad aprile e due a dicembre). Nel 2019, 9 sforamenti (3 a febbraio; 2 a giugno; 4 a dicembre). Il 2021 sembra, dunque, essere partito sotto i migliori auspici e si spera possa proseguire in questo modo. Anche perché, è bene ribadirlo, il posizionamento della centralina a Fabriano è in una zona molto alta, quindi, distante dalle arterie stradali principali.