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Alcolismo fra i giovani di Fabriano: la mozione della consigliera regionale Lupini

«Alcolismo tra i giovanissimi, prestiamo attenzione». Questo il forte invito proposto dalla consigliera regionale che evidenzia come in città e non solo, si siano moltiplicate le segnalazioni di abuso di alcool tra gli under 18

Simona Lupini
La consigliera regionale Simona Lupini

FABRIANO – «Alcolismo tra i giovanissimi, prestiamo attenzione». Questo il forte invito proposto dalla consigliera regionale di Fabriano del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, che evidenzia come in città e non solo, si siano moltiplicate le segnalazioni di abuso di alcool tra gli under-18, tanto da indurla a depositare una mozione in Consiglio regionale. «È importante che le famiglie siano attente ai segnali di disagio dei giovanissimi: il Covid ha colpito i pre-adolescenti con violenza, privandoli in modo subdolo della loro socialità e di tante esperienze, l’abuso di alcool è uno dei modi più comuni di rispondere a questa sofferenza. L’ISS, in un suo studio, ha stimato nell’ordine del 250% l’aumento del consumo di bevande alcooliche durante il 2020: in Italia abbiamo 4 milioni di binge drinkers, persone che bevono più di 5 alcolici in poco tempo, e di questi 830.000 hanno un’età compresa tra 11 e 25 anni. È particolarmente preoccupante l’incremento tra le ragazze minorenni, che per la prima volta hanno superato i maschi nelle statistiche», commenta la consigliera, che è anche vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali.

La mozione

«Insieme alla collega Marta Ruggeri, che è insegnante, ci stiamo impegnando molto in Consiglio e Commissione per rispondere al disagio giovanile. Ci sono tante esigenze di cui la Regione deve farsi carico: a fianco dei ristori per le attività economiche, servono dei ristori per l’isolamento e la sofferenza psicologica e sociale che ha colpito tantissime persone», continua la Lupini che conclude con una nota su Fabriano. «In questi anni, nella nostra città sono nate tante attività che lavorano sul divertimento, lo stare insieme e anche sul gustare un buon vino o un buon cocktail. Mi sono confrontata molto con le associazioni del settore, e siamo tutti concordi: lavorando insieme, tra esercenti, forze dell’ordine e famiglie possiamo garantire a tutti il diritto a divertirsi e stare insieme, tutelando la salute dei giovanissimi».