FABRIANO – «Dopo il rischio della chiusura del Punto nascita, dopo la carenza di personale medico nei reparti Pediatria, Anestesia, Laboratorio Analisi, ora per mancanza di personale medico rischiamo anche la chiusura dell’ambulatorio di Diabetologia dell’ospedale Engles Profili di Fabriano. È inaccettabile». Questo il pensiero del capogruppo di Forza Italia, Olindo Stroppa.
«Per motivi professionali ho avuto modo di occuparmi di farmaci anti-diabetici, quindi conosco perfettamente questa patologia, che se ben controllata permette al paziente una vita normale, ma se, al contrario, questo non avviene, può portare a gravi complicanze quali la retinopatia diabetica, la neuropatia diabetica con conseguente perdita di sensibilità principalmente negli arti inferiori causando il piede diabetico con lesioni ulcerose che possono portare ad amputazione ed altre e altre complicanze che non sto a elencare. Per evitare queste complicanze è indispensabile che i controlli vengano effettuati regolarmente, e non resi difficoltosi in quanto non si ha un centro facilmente accessibile. Chiudere il centro di Fabriano significherebbe avere il centro più vicino a Jesi, creando gravi disagi per i pazienti che sono principalmente anziani e che possono incorrere in controlli non ottimali e quindi nelle gravi complicanze sopra descritte, con un ulteriore aggravio di spese per il servizio sanitario», evidenzia l’esponente azzurro.
Nel consiglio comunale aperto tenutosi di recente a Fabriano «ci è stato raccontato dal Direttore dell’Area Vasta che l’ospedale di Fabriano è un ospedale di 1° livello, proiettando diapositive dove venivano evidenziati i buoni risultati raggiunti dai vari reparti, rassicurando che erano previste nuove assunzioni e, se non erro, anche quella di un medico per la diabetologia ed elogiando l’operato di tutte le strutture del nosocomio. In controparte i rappresentanti dei dipendenti lamentavano la carenza di personale e turni stressanti a cui erano sottoposti per garantire il servizio».
Eppure, «a oggi l’unica realtà che abbiamo è la possibile chiusura dell’ambulatorio di Diabetologia. Non possiamo permetterci la perdita di un altro pezzo della nostra sanità, si ha l’impressione che pezzo dopo pezzo stiano smembrando i vari reparti, si ha l’impressione che il futuro del nostro ospedale sia quello di diventare una RSA. Chiedo a chi ha la delega sulla sanità regionale di smentire questa impressione con fatti e non con parole, di dirci a chiare lettere quale sia la situazione del nostro ospedale, quali saranno le prossime assunzioni previste e possibilmente i tempi di tali assunzioni».
Si torna, quindi, sulla necessità di istituzione di un’Area vasta montana. «Chiedo al Sindaco di Fabriano in collaborazione con tutte le forze politiche, e io mi rendo da subito disponibile, di farsi carico come comune capofila di riunire tutti i Sindaci del territorio per programmare la richiesta di un’Area vasta montana. Il nostro è un territorio in forte crisi economica, con una viabilità che da decenni deve essere completata, reti ferroviarie che viaggiano su tracciati realizzati nel 1800, siamo stati per anni i maggiori contribuenti della Regione, in cambio cosa abbiamo avuto? Perdere a Fabriano la sanità o pezzi di essa significa penalizzare un intero territorio montano già in sofferenza. Attenzione perché Perugia oggi è molto più facilmente raggiungibile di Ancona».