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Anas e Quadrilatero pronte a fare la loro parte

L’Amministratore Delegato di Anas (gruppo FS Italiane) Massimo Simonini, intervenendo al sopralluogo di oggi, 4 aprile a Fabriano, al campo base di Borgo Tufico, ha ricordato l’impegno dell'azienda nelle Regioni Marche e Umbria, oltre al progetto Quadrilatero. Il presidente di Quadrilatero Guido Perosino si dice certo del rispetto del crono-programma

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il Minstro delle infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, hanno incontrato i vertici di ANAS e della società Astaldi

FABRIANO – Anas e Quadrilatero soddisfatte della presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e del ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per il riavvio dei cantieri Astaldi. L’Amministratore Delegato di Anas (gruppo FS Italiane) Massimo Simonini, intervenendo al sopralluogo ha ricordato l’impegno di Anas nelle Regioni Marche e Umbria, oltre al progetto Quadrilatero. «Anas – ha spiegato l’amministratore delegato Massimo Simonini – gestisce circa 2.000 km di rete viaria nelle Marche e in Umbria con interventi per un investimento complessivo pari a 1,8 miliardi di euro. In particolare, nelle Marche sono attivi interventi per 93 milioni di euro e sono programmati lavori per 742 milioni di euro, per un investimento complessivo nella regione di 835 milioni di euro. In Umbria Anas ha attivato lavori per 57 milioni di euro mentre sono programmati lavori per 979 milioni di euro per un investimento complessivo di 1.035 milioni di euro».

Si tratta di numeri importanti, «per riqualificazione e miglioramenti. Abbiamo previsto, dunque, oltre 600 milioni di euro in investimenti nei prossimi 5 anni. Stiamo investendo tanto nelle Marche e nell’Umbria grazie anche all’attività di Governo nella riattivazione dei cantieri. I tempi di gestazione delle gare sono ancora troppi lunghi, dobbiamo cercare di migliorarli e sono certo che lo Stato e il Governo stanno lavorando in questa direzione».

Secondo il presidente della Quadrilatero, Guido Perosino, «la presenza del Premier Conte e del ministro Toninelli rappresenta un segno di grande attenzione e non è per nulla scontato. Il completamento del progetto Quadrilatero è fondamentale per unire l’Adriatico e il Tirreno, non è banale. Conte e Toninelli sono qui perché si è finalmente sbloccata una situazione di stallo che è andata avanti per otto lunghi mesi e certamente non per colpa della stazione appaltante. Siamo riusciti a completare la Civitanova-Foligno in sei anni e senza intoppi di rilievo. Così non è andata per la Perugia-Ancona, ben tre fallimenti di grandi imprese e che ci obbliga tutti a fare una riflessione sul comparto dell’edilizia con un aggiornamento del quadro normativo. Ci serva dunque come esperienza per rendere il Paese più moderno e competitivo perché occorre sbloccare e non bloccare. Da parte nostra monitoreremo affinché questo riavvio dei lavori non rimanga lettera morta e che venga rispettato il nuovo crono-programma con l’apertura definitiva della strada nella primavera del 2020».

In merito, poi, alle aziende sub-appaltatrici creditrici di Astaldi, secondo Perosino «è fondamentale che non si costruiscano opere pubbliche generando una crisi dell’indotto. Il quadro normativo di riferimento va modificato anche nella contrattualistica fra privati e esaminando anche gli aspetti legati alla legge fallimentare. È chiaro che esiste un confine netto per i crediti passati per via della procedura concorsuale di Astaldi. Magari si può pensare a qualcosa di straordinario e la presenza di Conte e Toninelli è certamente legata anche a una riflessione in questo senso, per non far fallire altre aziende. Oggi ho molta speranza grazie a questo incontro».