FABRIANO – Finalmente – dopo tanti allenamenti e numerose amichevoli – si avvicina il momento di giocare. Domenica 1 ottobre la Ristopro Fabriano inizia il campionato di serie B, in casa, contro la Rossella Civitanova (PalaGuerrieri, ore 18). Dunque, sarà sùbito derby tra neopromosse.
Mentre questa mattina, venerdì, il PalaGuerrieri è un piccolo cantiere – con gli operai del Comune impegnati negli ultimi ritocchi all’impianto e gli addetti alla cartellonista che appendono striscioni e sponsor – ne approfittiamo per fare il punto della situazione con l’allenatore della Ristopro.
Coach Daniele Aniello, ad appena quarantott’ore dalla prima palla a due stagionale, che umore si respira in casa Ristopro Fabriano?
«I giocatori scalpitano, hanno voglia di scendere sul parquet, di fare sul serio. Da parte nostra, il compito è quello di creare la giusta attesa, affinché questo desiderio si tramuti poi sul campo in qualcosa di positivo».
Dopo quaranta giorni di preparazione, dunque, potete considerarvi pronti?
«Veniamo da un pre-campionato in cui, forse, potevamo far meglio nelle amichevoli in termini di risultati. Ma la cosa buona è che ogni settimana siamo migliorati, abbiamo sempre fatto un passettino avanti: non dico passi da gigante, ma giorno dopo giorno siamo sempre cresciuti. E questo mi fa ben sperare».
Il primo match è contro Civitanova, anch’essa neopromossa: cosa ne pensi della squadra di coach Rossi?
«Rispetto a noi, che abbiamo cambiato molto l’organico, Civitanova ha sostanzialmente il nucleo dell’anno scorso e questo per loro è senz’altro positivo, soprattutto alla prima giornata quando le incognite sono molte. Hanno inserito buoni giocatori come Coviello e Cassese. Domenica non potranno schierare l’altro nuovo innesto, Tessitore (che deve scontare una squalifica dell’anno scorso, nda), ma, come dicevo, per loro questo potrebbe essere quasi un vantaggio, perché iniziano con il gruppo vecchio, quindi con solide certezze. Sulla carta, secondo me, Civitanova è una buona formazione, da metà classifica».
E la tua Ristopro Fabriano? Qual è l’obiettivo stagionale?
«La salvezza, prima possibile (le retrocessioni saranno tre, una diretta e altre due attraverso i play-out, nda). Per farlo, sarà fondamentale vincere gli scontri diretti in casa e provare a compiere qualche blitz fuori. Vorremmo tanto stabilizzarci in questa categoria, la terza serie nazionale, che riporta in sostanza Fabriano nell’élite della pallacanestro italiana. Cercheremo di tenerci stretta la serie B con le unghie e con i denti».
Quanto sarà importante il sostegno del pubblico fabrianese?
«Premesso il fatto che, secondo me, chi viene alla partita è libero di sostenere o criticare, quello che mi auguro è un seguito positivo da parte del pubblico. Spero, cioè, che lo zoccolo duro degli spettatori capisca gli obiettivi di questa stagione e che per raggiungerli inciti i nostri ragazzi».
Squadre di Marche, Umbria, Abruzzo, Puglia e Basilicata: che livello avrà questo girone C?
«Difficile dirlo ora, ci sono ancora molte incognite. Un giudizio più consapevole potrebbe essere espresso dopo alcune giornate. In linea di massima, non vedo una squadra forte come la Montegranaro dell’anno scorso, ma un gruppo di quattro o cinque formazioni superiore alle altre. Nella fascia bassa, poi, secondo me il livello è mediamente più alto dell’anno scorso. Le squadre neopromosse (oltre a Fabriano e Civitanova, anche Cerignola e Nardò, nda) sono molto cariche. Poi, come dicevo, migliori indicazioni le avremo a campionato iniziato, dopo alcune giornate, e molto potrebbe cambiare con il mercato invernale».
Chiudiamo tornando alla tua Ristopro Fabriano: a ridosso dell’inizio del campionato è arrivato un rinforzo, Gonzalo Beltran. Ce ne puoi parlare?
«E’ un giocatore che ci dà equilibrio, sia a livello tecnico che caratteriale. Può ricoprire i due ruoli piccoli, all’occorrenza anche tre. Allunga la rotazione e ci consente di avere più opzioni tattiche in alternativa a Bugionovo e Gialloreto. Sono contento del suo arrivo».