FABRIANO – Parola d’ordine: condividere. Sarà questa la stella polare dell’Annual Meeting Unesco che Fabriano ospiterà nel 2019. Il coinvolgimento sarà a livello regionale con tante città che potranno beneficiare dell’evento.
Creative work in progress, questo il titolo dell’incontro pubblico di avvicinamento e di condivisione all’Annual meeting che si è svolto al Palazzo del Podestà di Fabriano alla presenza di tanti cittadini, associazioni di categoria, rappresentanti istituzionali. Davvero un grande fermento per la città della carta che il prossimo anno sarà sede della riunione mondiale delle Città Creative dell’Unesco, l’Annual Meeting, che accoglierà circa 400 delegati provenienti da 180 città del mondo, in rappresentanza di 72 Paesi, per Arte, creatività, innovazione, sostenibilità, sviluppo e coesione sociale, ricostruzione e resilienza.
Fabriano in una veste internazionale al centro del dibattito su come costruire un nuovo modo di vivere il cambiamento. A fare gli onori di casa Francesca Merloni anima dell’iniziativa e ambasciatrice di buona volontà per le città creative Unesco, presenti anche il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, il presidente della Fondazione Carifac Marco Ottaviani, delegati della Regione e dei comuni che saranno coinvolti nel progetto, i responsabili dello staff di Fabriano Città creativa Vittorio Salmoni e Carlo Pesaresi e la Fondazione Aristide Merloni.
I 5 capoluoghi della Marche, più Senigallia, Recanati e Urbino, potranno accogliere i delegati prima del loro arrivo a Fabriano, per organizzare incontri, eventi e iniziative tematiche: Ancona con il Cinema, Fermo l’Artigianato, Ascoli il Design, Senigallia la Gastronomia, Recanati la Letteratura, Macerata il Media Arts, Pesaro la Musica, Urbino patrimonio Unesco. Mettere a sistema, in un itinerario di iniziative e di contenitori culturali, il patrimonio della nostra storia. La proposta è stata accolta con entusiasmo. L’Annual Meeting quindi come operazione di marketing territoriale, che acquisirà una dimensione regionale, coinvolgendo le città delle Marche seguendo l’intuizione del progetto artistico delle città dell’orsa a cui sta lavorando Francesca Merloni.
«Realizzare per le Marche quello che è stato per l’Expo a Milano concentrandosi su proposte precise e di grande impatto. Un sogno da condividere. Le Marche come una città diffusa: un itinerario di peculiarità in una chiave contemporanea, per un turismo colto e rispettoso e non solo predatorio», le parole di Francesca Merloni.
La Regione, presente all’incontro con Simona Teoldi in rappresentanza dell’Assessore Pieroni, ha sottolineato le tre direzioni in cui la Regione Marche concentrerà il proprio impegno per il meeting: promozione e comunicazione; coordinamento delle iniziative nelle città delle Marche; favorire la cultura come elemento di traino.
A Fabriano, saranno ubicati i sette padiglioni della creatività, più il Padiglione di “Rinasco”, dedicato alla ricostruzione post-terremoto, a partire dall’esperienza di San Ginesio, scelta lo scorso anno da Fondazione Merloni e Unesco come laboratorio: quello dell’Artigianato nel Museo della Carta; il Design presso il complesso delle Conce; il Cinema presso il Montini e il Circolo Gentile; la Gastronomia al Mercato Coperto; la Letteratura ai Giardini del Poio; le Media Arts presso la Biblioteca Multimediale; la Musica al complesso monumentale del San Benedetto; “Rinasco” al palazzo del Podestà. «I luoghi più autentici di Fabriano saranno vissuti dai delegati e scoperti nella loro bellezza attraverso eventi, seminari e iniziative aperti a tutti. Un coinvolgimento complessivo della città che passa attraverso il cambiamento e il coinvolgimento di ciascuno a partire dalle categorie degli artigiani che si sono detti entusiasti di contribuire», si è evidenziato.
All’opera anche un gruppo di lavoro composto da professionisti fabrianesi (volontari) provenienti da esperienze maturate in tutti i settori dell’organizzazione aziendale: dal commerciale al marketing, dalla finanza all’informatica, dalla produzione al controllo, dalla sicurezza alla logistica, che si sono messi a disposizione delle nuove imprese artigiane e creative per affiancarle nella crescita della loro attività. In campo anche Fondazione Carifac che dopo il recupero come spazio di co-working delle Conce, propone di formare nuovi artigiani della Filigrana con la consulenza scientifica di Istocarta.