FABRIANO – Inserire immediatamente Fabriano come area di crisi industriale complessa. Questo il messaggio, forte e chiaro, che è scaturito dall’incontro promosso ieri, 13 ottobre, da Art. 1-Mdp. Presenti all’appuntamento nella Sala Ubaldi il deputato Arturo Scotto, il vicepresidente del gruppo politico alla Camera Lara Ricciatti, il consigliere regionale Marche Gianluca Busilacchi, il consigliere comunale di Fabriano Progressista Andrea Giombi. A moderare i vari interventi, il coordinatore provinciale Gianfranco Leonelli.
«Alla Camera dei Deputati abbiamo chiesto che sia riconosciuto lo status di area di crisi industriale complessa per Fabriano e il territorio perché ci sono tante aziende in difficoltà, solo per fare alcuni esempi la JP Industries e Tecnowind che futuro avranno; ora anche le Cartiere Miliani-Fedrigoni; alla Whirlpool dopo il 2018 che succederà? Allora il Governo dovrebbe aprire questo ombrello. Fabriano è all’interno di una crisi sistemica, una delle peggiori dell’intero Paese. Infatti i livelli di povertà aumentano e se non si fa questo per tempo, poi è difficile», il sunto dell’intervento della Ricciatti.
«Occorre ripensare al modello industriale di Fabriano e del suo comprensorio e non fare interventi a pioggia. Per questo credo sia opportuno che venga istituito un tavolo dove far sedere i rappresentanti sindacali, delle Istituzioni, delle aziende e anche esperti economisti, che possano insieme ridisegnare il futuro economico-produttivo-industriale di questo territorio», la proposta del consigliere regionale Busilacchi.
L’on. Scotto è intervenuto parlando del quadro generale, inteso come Italia, auspicando che le politiche del Governo possano concentrarsi «da un lato sui settori di lavoro e investimento, e dall’altro lato sul welfare. Il tutto per garantire occupazione, salari e pensioni, in modo tale che nessuno rimanga indietro».
Infine, il consigliere comunale di Fabriano Progressista, Andrea Giombi, ha evidenziato come a Fabriano si vada avanti alla giornata, «manca un piano. Vorremmo organizzare un festival della carta, un’idea che mettiamo a disposizione di chiunque ci voglia lavorare, potrebbe essere una peculiarità in grado di caratterizzare il nostro territorio e renderlo nuovamente appetibile anche da un punto di vista turistico».