FABRIANO – «Sul lavoro e lo sviluppo serve un cambio di passo». A chiederlo sono l’Associazione Fabriano Progressista e il neonato gruppo consiliare rappresentato da Vinicio Arteconi.
Secondo questa forza di opposizione, il via libera alla nascita di un Tavolo ad hoc, mozione approvata prima di Natale, «si sta arenando in malo modo. Il Tavolo promosso a tali fini si sta caratterizzando più per disguidi, rinvii e sospensioni che per operatività. La speranza è che le ragioni di tutto ciò vengano presto e pubblicamente chiarite».
Allo stato attuale, dunque, due dati evidenziati: «Il tempo che scorre inesorabilmente e una crisi occupazionale che si fa sempre più grave. Sono ormai trascorsi sei mesi dall’insediamento della Giunta Santarelli! E ora ci attendono due mesi di campagna elettorale che finiranno probabilmente per congelare l’ordinaria attività amministrativa. La Giunta Santarelli per conto dell’intero Consiglio è chiamata ad avviare la procedura per l’inserimento di Fabriano nell’area di crisi industriale complessa. Bisogna essere onesti con i cittadini. Conquistare tale obiettivo non sarà semplice. È probabile che ci vorranno almeno due anni: ai tempi necessari alle istituzioni regionali prima e governative poi per deliberare in merito, non debbono assolutamente aggiungersi i ritardi e le inerzie della politica locale», tuonano.
La riconvocazione della Commissione assume dunque una valenza strategica. «Siamo convinti che l’azione di ascolto e condivisione tra la Giunta, le rappresentanze consiliari e le parti sociali deve in ogni modo continuare, perché l’operatività del Tavolo è fondamentale per affrontare le opportunità che saranno offerte dal riconoscimento ministeriale di area di crisi complessa e quindi per il bene e il futuro della città».
È necessario per tutto questo che l’amministrazione Santarelli, la Presidenza del Consiglio comunale unitamente alla Commissione «procedano ad informare costantemente i cittadini sulla evoluzione del dibattito, pubblicando gli ordini del giorno e i resoconti delle sedute. La trasparenza, la comunicazione responsabile e il dialogo sono strumenti essenziali della democrazia partecipata, e da questo punto di vista la Giunta Santarelli deve portare a conoscenza i progetti e gli investimenti da sviluppare nei prossimi anni per il rilancio e la riconversione economica di Fabriano, chiedendo ovviamente il sostegno e l’impegno di tutti».
Nel finale, una stoccata la veleno. «Non dimentichiamo inoltre che il M5S aveva promesso la rivoluzione nelle votazioni di giugno e aveva elaborato programmi ambiziosi e dettagliati, richiedendo consenso ai cittadini elettori. I comportamenti che ne accompagnano attualmente l’azione politica non sembrano essere in linea con quanto dichiarato, come stanno ad evidenziare anche le decisioni adottate sull’azienda Agraria comunale e le scelte riguardanti i beni e i contenitori culturali. Serve un cambio di passo e, soprattutto, serve sapere il percorso da intraprendere per salvare Fabriano. Un percorso chiaro e manifesto, serio ed efficace. Altrimenti sorge il sospetto che a fronte delle urgenze e ai gravi problemi sociali ed economici che attanagliano la città finiscano per prevalere dilazioni tattiche o occasionali motivazioni elettoralistiche o, peggio ancora, fughe da ogni responsabilità politica».