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Vertenza JP Industries: primo faccia a faccia sindacati-proprietà

Tutte confermate le indiscrezioni sul piano industriale compresi esuberi e concentrazione della produzione. Parti sociali perplesse

Lo stabilimento della JP Industries
Lo stabilimento della JP Industries

FABRIANO – Primo round sulla vertenza JP Industries di Fabriano e le distanze sono abissali fra proprietà e sindacati. Preoccupazioni, di quest’ultimi, legate alla sostenibilità, alle prospettive e alle ricadute occupazionali, rispetto al piano industriale presentato da Giovanni Porcarelli, proprietario dell’azienda che ha acquistato il comparto bianco della ex Antonio Merloni, costituito dagli stabilimenti di Santa Maria e Maragone a Fabriano, e da quello di Gaifana in Umbria. Giovedì 20 febbraio, dalle 16 assemblea con i lavoratori convocata dalle parti sociali.

Presentato ufficialmente, oggi pomeriggio 17 febbraio, il piano industriale con il quale Porcarelli vorrebbe chiudere la JP Industries di Fabriano e dar vita a una newco, la seconda da quando ha acquistato il comparto bianco della ex Antonio Merloni, e produrre lavatrici e frigoriferi, con soli 250 lavoratori degli attuali 593. Dunque, 343 esuberi che sarebbero gestiti con gli ammortizzatori sociali: cassa integrazione fino al luglio prossimo e poi due anni di Naspi. Da evidenziare, inoltre, che i 250 assunti dalla newco, sono da intendersi a pieno regime, vale a dire nell’arco temporale del piano che ha un orizzonte quinquennale ed è liquidatorio.

Al termine del faccia a faccia fra proprietà e rappresentanti di Fiom-Fim-Uilm, durato circa tre ore, bocche cucite. Poche le indiscrezioni filtrate se non la conferma relativa agli esuberi e il fatto che dei tre stabilimenti attualmente di proprietà della JP Industries di Fabriano, se ne salverebbe solo uno, quello di Santa Maria dove opererebbe la newco. Per il resto, molte le criticità che i sindacati hanno espresso. Riconducibili essenzialmente su tre direttrici.

La prima legata alla sostenibilità del piano, sulla quale comunque sarà il giudice della sezione Fallimentare del Tribunale di Ancona a dover decidere. La seconda legata alle prospettive, nel senso che cinque anni sono lunghi e non è chiaro se quanto ipotizzato in merito alle produzioni da Porcarelli sia effettivamente una giusta intuizione, considerato il mercato del bianco abbastanza saturo. Infine, la terza è legata alle ricadute occupazionali: troppi esuberi che rischiano di acuire l’emergenza sociale che si vive da oltre dieci anni nelle aree colpite dalla crisi della ex Antonio Merloni, sia nelle Marche sia in Umbria.

Di tutto ciò si parlerà nell’assemblea che i sindacati hanno convocato con i lavoratori di Fabriano della JP Industries, giovedì 20 febbraio dalle 16, all’interno della sala mensa dello stabilimento di Santa Maria.