FABRIANO – Il ricordo del -30 subìto all’andata a Ortona l’8 ottobre scorso è ancora fresco nella mente dei sostenitori cartai e – immaginiamo – anche dei giocatori della Ristopro Fabriano. La peggior partita disputata finora dalla compagine biancoblù in questa stagione di serie B.
Domani – domenica 14 gennaio – al PalaGuerrieri (ore 18) ecco il match di ritorno contro gli abruzzesi: sarà l’occasione non solo di riscattare quella sventola, ma anche per cecare di portare a casa due punti fondamentali nella lotta per la salvezza, visto che la Ristopro Fabriano è terzultima con 10 punti, Ortona ultima con 6.
Dopo l’esordio a Civitanova di domenica scorsa, quella di domani sarà la prima partita casalinga per i nuovi arrivati in casa Ristopro – il play Lorenzo Monacelli e il pivot Valerio Marsili – ma ci sarà anche da fare i contri con gli acciacchi di Filiberto Dri, che proprio a Civitanova ha accusato qualche problema muscolare. In ogni caso, ci sarà.
Sul fronte abruzzese, Ortona è squadra giovane e – il match d’andata “docet” – imprevedibile. Sarà necessario fare molta attenzione. All’ultimo momento, è saltato l’ingaggio del play Valerio Costa, che sembrava cosa fatta fino a giovedì, ma all’ultimo momento ha preferito Lecco ad Ortona. Per cui gli abruzzesi si presenteranno con lo stesso organico con cui hanno perso domenica scorsa contro Porto Sant’Elpidio per 66-83.
Arbitreranno la partita i signori Marco Guarino di Campobasso e Luca Bartolini di Fano.
Sfida delicata, la prima di due gare casalinghe di fila, che la Ristopro non può più sbagliare. Lo sanno bene i tanti sostenitori fabrianesi: erano in duecento nella bruciante sconfitta al supplementare subita domenica scorsa a Civitanova (83-78), saranno come sempre tantissimi domani al PalaGuerrieri.
È per questo che il gruppo di tifosi “Immaturi” ha lanciato l’appello agli appassionati di basket: “I want you!”.
«In occasione della partita casalinga contro Ortona – a parlare è Davide Riccioni, uno degli esponenti del gruppo – torniamo nel settore che storicamente da sempre è stato vissuto da tanti gruppi di tifosi del nostro Fabriano Basket. Se vi va di supportare la squadra nel vero senso della parola, e non di stare a guardare lo spettacolo semplicemente come in un “teatro”, l’invito che rivolgiamo è di venire in tribuna Nord, nella nostra tradizionale collocazione».
Cogliamo l’occasione per entrare all’interno di questo gruppo di sostenitori della squadra fabrianese.
«Il gruppo degli “Immaturi” – racconta Davide Riccioni – nasce nel 2012 ai tempi della Spider Fabriano in Dna su idea mia e di Tiziano Cingolani. Peccato che, poi, sappiamo come sia andata a finire quella stagione: salvezza sul campo, ma ennesima delusione per il fallimento del nostro basket. La scoppola fu cocente e il gruppo per ovvi motivi si prese una “pausa di riflessione”, chiamiamola così… Nel frattempo però, l’altra società Janus Fabriano si è fatta largo partendo dal basso, una squadra composta da dirigenti, miei amici da sempre, che piano piano, scalando le categorie velocemente ha fatto rinascere in tutti noi quella passione sopita e quella voglia di tornare a frequentare e a tifare nuovamente il palazzetto come una volta. Abbiamo assistito alla risalita incredibile in serie B dello scorso anno e quindi in questa stagione con l’aiuto di tanti ragazzi – Davide, Alessandro, Mara, Sabrina, Tiziano, Cristian, Samuele, Francesco… ne potrei citare molti altri – siamo tornati ufficialmente. Ci piaceva rimetterci in gioco, riempire quel vuoto di tifo in “tribuna Nord”, ma soprattutto ricreare un bel gruppo fra ragazzi più giovani e meno giovani per cercare di dare una mano alla squadra con la voce e con delle coreografie per “colorare” quanto più possibile il PalaGuerrieri».
Una passione improvvisamente riesplosa anche nei numeri dei presenti alle partite, che in certi casi hanno inaspettatamente toccato le duemila persone, nonostante i risultati altalenanti della squadra. Segno di una passione mai sopita nel pubblico per lo sport del basket.
«Il campionato in corso si sta dimostrando durissimo e dobbiamo aiutare la squadra a risalire la china per raggiungere l’obiettivo prefissato – conclude Davide Riccioni. – La salvezza in questa categoria è fondamentale, non solo per gli appassionati di basket, ma per una città intera che sta cercando di rilanciarsi su tutti i livelli, provando a ripartire. Per l’appunto, noi ripartiamo dai duemila spettatori presenti la domenica in casa alle partite della Ristopro Fabriano, che per il campionato di serie B è qualcosa di straordinario, e ci fa capire cosa rappresenta per noi il basket: ce l’abbiamo dentro e non possiamo disperdere mai più questa passione e amore».