FABRIANO – Partita ufficialmente questa mattina, 6 aprile, la possibilità di presentazione delle domande per ottenere i buoni alimentari nel comprensorio dell’Ambito 10, i comuni di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico. Il plauso dei sindacati confederali che si intestano gran parte del risultato di un avviso unico e non risparmiamo qualche frecciata nei confronti della classe politica.
Le domande vanno presentate, tassativamente, entro il 9 aprile alle 16, pena l’esclusione. Due i metodi che si possono utilizzare: compilazione online oppure con aiuto da parte del personale comunale, contattando appositi numeri telefonici. Considerato il numero alto dei possibili fruitori, è stata data la possibilità anche a coloro che non risultato residenti nei cinque Comuni del comprensorio fabrianese, ci sono state alcune lamentele per le linee intasate, ma con pazienza da parte di tutti, prontamente risolti. I fondi stanziati dal Governo per andare incontro alle necessità dei più bisognosi sono stati ripartiti in base ai criteri di numero dei residenti e media delle dichiarazioni dei redditi. In base a ciò, a Fabriano ci sono 166.239 euro, a Sassoferrato 46.390 euro, a Cerreto D’Esi 24.098 euro, a Serra San Quirico 18.393 euro, a Genga, 9.484 euro.
Nel frattempo, i sindacati Cgil-Cisl-Uil della zona di Fabriano, ritengono positivo il lavoro svolto con i Sindaci dell’Ambito 10 e con il Presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi nel formulare un regolamento congiunto in merito al Bando per l’assegnazione dei Bonus alimentari. «Abbiamo contribuito in maniera attiva alla costruzione delle priorità nell’assegnazione degli aiuti, in un momento così difficile per i cittadini del nostro territorio e del nostro paese. Rigorosamente in maniera telematica, ci siamo confrontati in una serrata discussione con i Sindaci ed abbiamo raggiunto l’obiettivo di applicare lo stesso regolamento in tutti e 5 i Comuni del territorio montano, Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra S. Quirico, inoltre, il nostro contributo è stato risolutivo nella stesura del Bando. È nostro costume contribuire alla soluzione dei problemi, vorremmo ricordare ai Sindaci che il contraddittorio è un valore della democrazia che va sempre perseguito», una stoccata al vetriolo nei confronti della classe politica.
«Cgil Cisl e Uil chiedono, anche per il futuro, l’unità decisionale tra i Comuni del territorio, che ci aiuta e rafforza come comunità. Insieme, con determinazione e con senso di responsabilità sicuramente ne usciremo più forti», l’invito finale delle parti sociali.