FABRIANO – Botta e risposta fra il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, e il sindacato Uil-Fpl. Al centro del contendere il rientro dei dipendenti comunali nella sede municipale dopo oltre due mesi per via della pandemia da Covid-19. Tantissimi, infatti, stanno lavorando in modalità smart working. Il sindacato ha diffidato l’amministrazione comunale per via della implementazione delle misure di sicurezza.
Non ci saranno tensioni fra dipendenti e giunta comunale di Fabriano, ma non è neppure un abbaglio del sindacato, secondo la Uil-Fpl ciò che si sta verificando in città in materia di ritorno alla normalità dopo la fase di lockdown dovuta alla pandemia da Coronavirus. «Se le direttive governative sono quelle di “non abbassare la guardia” e allo stesso tempo è corretto e urgente riavviare le aperture al pubblico degli uffici, questo non può che avvenire, come stanno attuando altre pubbliche amministrazioni locali e vicine, nel rispetto delle regole relative alla prevenzione della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro e di accesso del pubblico nel comune di Fabriano con riguardo alla salute dei dipendenti, ma soprattutto, di tutti cittadini che fruiranno dei servizi comunali, ancorché con regole di e modalità di accesso nuove», scrive in una nota il sindacato di categoria. «E il Comune di Fabriano, quale ente territoriale e di prossimità alla cittadinanza, deve certamente dare il buon esempio e tutelare la comunità fabrianese con misure di controllo e sicurezza condivise con il sindacato e con le rappresentanze del personale dipendente. Se è così semplice riorganizzare gli uffici comunali per la riapertura ci chiediamo come mai, fin dall’inizio del periodo emergenziale, il Comune di Fabriano non è stato in grado di programmare un incontro (in modalità da remoto) per dialogare e confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori, come invece prevedono proprio i protocolli nazionali di sicurezza, in particolar modo quello del 3 aprile scorso», ironizzano i rappresentanti della Uil-Fpl.
Da qui, quindi, la decisione di diffidare l’amministrazione comunale affinché si attuasse quanto previsto dalle norme nazionali sulla Sicurezza e Salute nei luoghi di Lavoro. «E l’abbiamo inviata anche perché sappiamo che sono stati richiamati in servizio di presenza solo alcuni dipendenti senza una reale e organica programmazione, ma soprattutto senza che all’interno della struttura fossero applicati i protocolli di sicurezza necessari a fronteggiare la pandemia, nonostante dai primi giorni di aprile sia stata incaricata una specifica società per occuparsi del servizio di prevenzione e protezione.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. «Siamo tutti in attesa che il governo emani delle direttive per la graduale riapertura, nel frattempo la presenza negli uffici nelle ultimissime settimane è leggermente aumentata per consentire lo svolgimento dei lavori essenziali come previsto dal decreto 18. Alcuni dipendenti ci stanno chiedendo di poter rientrare perché ci sono delle attività che si fa fatica a svolgere da casa soprattutto quando è necessario consultare documentazione cartacea. Alcuni rientri sporadici e straordinari ci sono stati per poter portare avanti delle attività che prevedono delle scadenze, ma in genere gli uffici sono rimasti vuoti. Però è ora di ripartire perché ad esempio l’ufficio commercio, con la riapertura delle attività, farà fatica a lavorare solo on line, così come altri servizi al pubblico devono essere ripresi anche se va intensificata la modalità telematica. Il nostro RSPP ha già eseguito un sopralluogo e attendiamo che stili delle indicazioni per il rientro scaglionato dei dipendenti».
Anche il sindacato di categoria è pronto a dialogare. «Il compito del Comune è quello di riaprire in sicurezza per tutti. E su questo la Uil-Fpl sarà attenta, senza sconti a nessuno e soprattutto pronta sin da ora ad incontro in modalità da remoto come previsto dalle norme. Nessuna tensione quindi ma rispetto delle regole e soprattutto tutela della salute».