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Calo demografico a Fabriano per spiegare la diminuzione dei disoccupati

«Servono interventi volti a rilanciare il tessuto produttivo e riqualificare il centro storico e la periferia», il pensiero della sezione cittadina della Cna che, attraverso i suoi vertici, ha contattato il sindaco, Gabriele Santarelli, per fissare un incontro urgente

Piazza del Comune a Fabriano
Piazza del Comune a Fabriano

FABRIANO – Calano i residenti della città di Fabriano, «Servono interventi volti a rilanciare il tessuto produttivo e riqualificare il centro storico e la periferia», il pensiero della sezione cittadina della Cna che, attraverso i suoi vertici, ha contattato il sindaco, Gabriele Santarelli, per fissare un incontro urgente in merito al calo demografico.

«La crisi che ha colpito il territorio negli ultimi anni ha costretto molte imprese a chiudere i battenti e altre a ridurre la forza lavoro e questo ha avuto ripercussioni negative sul numero della popolazione residente», evidenzia il segretario della Cna di Fabriano-Area Vasta, Andrea Riccardi.

«Servono politiche volte a sostenere le imprese, ma anche interventi legati alla riqualificazione del centro e delle periferie. In mattinata ho preso contatti con il sindaco Gabriele Santarelli per organizzare un incontro urgente, in modo da mettere sul tavolo idee e proposte per aiutare chi fa impresa e incentivare i giovani a investire sul territorio e ridurre la burocrazia».

Dunque, anche il calo demografico potrebbe rappresentare una spiegazione per la diminuzione degli iscritti alle liste di disoccupazione del Centro per l’impiego di Fabriano. Infatti, si è passati dai 5.025 dei disoccupati auto-certificati al 31 dicembre 2016, ai 3.906 al 31 dicembre del 2017: 2.140 donne e 1.766 uomini. Inoltre, è cambiata la normativa, cioè mentre fino al 2016 era considerato disoccupato chi lavorava e aveva reddito fino a 8mila euro, i cosiddetti precari, oggi non è più così. Basta un minimo di reddito per perdere lo status di disoccupato. Dunque, il numero di 3.906 iscrizioni a fine 2017 è composto da persone che sono prive di lavoro e con reddito zero che percepiscono un’indennità di disoccupazione, la famigerata Naspi.

Fra le cause, però, potrebbe esserci anche il calo demografico: a fine dicembre 2017, i residenti ufficiali, sono 30.807, ci cui 16.068 donne e 14.739 uomini. Il calo è pari a 477 unità rispetto a fine 2016.