FABRIANO – Arrestato un probabile pusher albanese residente a Matelica, ma che riforniva la piazza di Fabriano, spacciando – secondo la tesi degli investigatori – sia in prima persona che attraverso altri spacciatori del luogo. A disporre l’arresto i giudici del Tribunale di Macerata che lo hanno accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad effettuare l’arresto, i carabinieri della Compagnia di Fabriano che hanno indagato su J. E. 29enne, attualmente disoccupato e già attenzionato dalle forze dell’ordine.
Si è arrivati all’albanese a seguito delle indagini scattate dopo l’arresto di M.M., operaio 25enne di Fabriano. Quest’ultimo era stato trovato in possesso di circa 150 grammi di cocaina e oltre 4mila euro in contanti. L’arresto era avvenuto la Vigilia di Natale, quando l’operaio intercettato lungo l’Arceviese, aveva provato a disfarsi della droga gettandola dal finestrino dell’auto. Ma i carabinieri hanno prima recuperato l’involucro contenente oltre 110 grammi di cocaina. E quindi, sono riusciti a fermare il 25enne. Dalla successiva perquisizione domiciliare, i militari avevano trovato una valigetta, all’interno dell’armadio della sua stanza da letto, contenente altri 35 grammi di cocaina: una palla con 32 grammi di cocaina e altre tre bustine con all’interno la medesima sostanza, un grammo ciascuna, quindi già suddivisa in dosi. Inoltre, sono stati rinvenuti una trentina di grammi di mannitolo, una sostanza che serve a tagliare la droga per aumentare il peso della cocaina e guadagnare di più. Infine, sono stati sequestrati 4.100 euro in contanti, suddivisi in quattro mazzette, probabile provento dell’attività di spaccio.
È proseguita l’attività investigativa attraverso i contatti del telefono, tutte le conversazioni via chat. I carabinieri di Fabriano hanno letto gli scambi di messaggeria fra il 25enne e il 29enne albanese di Matelica. Secondo gli investigatori, i due non si premuravano neppure di essere troppo discreti. Ma si evincevano chiaramente gli ordini di rifornimento di droga e, addirittura, alcune lamentele dell’operaio fabrianese nei confronti del suo contatto matelicese per una partita di droga non di altissima qualità.
Raccolti tutti questi elementi, è stato composto un fascicolo d’indagine e trasmesso alla Procura di Macerata. Il 29enne albanese non è nuovo a questi reati. Nel dicembre del 2013, infatti, era stato già arrestato dai carabinieri di Fabriano, insieme ad altre due persone, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti. Considerando tutto ciò, sono scattate nuovamente le manette ai polsi dell’albanese, portato nel carcere di Montacuto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.