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Scuola, Cerreto D’Esi, perde i giovani studenti di elementari e medie

L’anno scolastico si svolgerà a Fabriano, è ufficiale. Gli alunni della primaria Lippera e della secondaria Melchiorri si trasferiranno, dal 2 ottobre, nello stabile che ha ospitato, fino a pochi anni fa, il Centro per l’Impiego, in via Nenni

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Cerreto D’Esi perde, per almeno un anno, i giovani studenti di elementari e medie. L’anno scolastico si svolgerà a Fabriano, è ufficiale. Gli alunni della primaria Lippera e della secondaria Melchiorri si trasferiranno, dal 2 ottobre, nello stabile che ha ospitato, fino a pochi anni fa, il Centro per l’Impiego, in via Nenni.

Come anticipato da questa testata, non c’è stato alcun dietrofront o soluzione alternativa da parte del sindaco di Cerreto D’Esi, Giovanni Porcarelli. L’inagibilità dei due plessi scolastici, a causa degli indici di vulnerabilità sismica troppo bassi come accertato nel corso degli ultimi esami svoltisi a distanza di mesi dal terribile sisma di agosto-ottobre 2016, non ha consentito che si potessero trovare altri stabili a Cerreto.

Questa una delle accuse che le opposizioni consiliari, Cambiamenti e Partito comunista dei lavoratori, hanno rivolto al primo cittadino durante la seduta del consiglio comunale straordinario di ieri pomeriggio, 4 settembre, tenutasi all’interno del teatro Casanova. Molti i genitori presenti che, a seguito della manifestazione del 3 settembre, speravano in un colpo di scena.

E, invece, tutto confermato. Respinta, al momento, la possibilità di richiedere i moduli per lasciare le 16 classi a Cerreto d’Esi, per un complessivo numero di studenti pari a 300. Lo scontro politico, comunque, è solo all’inizio. Testimoniato dalle parole dei consiglieri di opposizione, Grillini, Carnevali, Cimarossa e Zamparini che hanno sottolineato le responsabilità del sindaco Porcarelli. «L’ordinanza di inagibilità – hanno detto – è arrivata un anno dopo la prima scossa di terremoto, dopo tanti nostri solleciti». Chieste le dimissioni del sindaco. Quest’ultimo, però, ha precisato di aver fatto tutto il possibile e secondo coscienza.

Comunque sia, il dado per il momento è tratto. Dal 2 ottobre, dunque con un ritardo di circa due settimane, gli studenti cerretesi inizieranno l’anno scolastico a Fabriano. L’affitto sarà a carico della Regione Marche, così come il trasporto scolastico. Un tragitto di otto chilometri circa, con punti di raccolta degli studenti vicino al Bocciodromo. La mensa, che avverrà con un servizio catering, sarà a carico dei genitori.

L’obiettivo è quello di rimanere un solo anno a Fabriano. Quindi, si cercherà di rendere di nuovo agibili i due plessi scolastici e, come affermato da Porcarelli, si parlerà con la Regione per pensare, altrimenti, a un nuovo progetto per l’edilizia scolastica.