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Cerreto D’Esi: i lavori proseguono, ma domani riaprono le scuole

La campanella per l'avvio dell'anno scolastico suonerà domani, 2 ottobre, a Cerreto con oltre due settimane di ritardo. Alcune classi della Lippera sono state spostate al primo piano. Modificata la via d'accesso per la palestra della Melchiorri. L'ira del Pd

Cerreto D'Esi
Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Domani parte l’anno scolastico a Cerreto D’Esi. «I genitori sono in confusione e fortemente preoccupati», riferisce il segretario cittadino del Pd, Angelo Cola. I lavori previsti nei due plessi scolastici continueranno per ancora altri giorni.

Domani, 2 ottobre, in ritardo di oltre quindi giorni, prenderà il via l’anno scolastico 2017/2018 anche a Cerreto D’Esi. Le scuole Melchiorri e Lippera riaccoglieranno i circa 300 studenti che hanno rischiato di doversi trasferire a Fabriano, nei locali dell’ex centro per l’impiego, per poter iniziare la scuola. Questo perché entrambi i plessi scolastici, fino allo scorso agosto, erano stati dichiarati inagibili.

Poi, però, i tecnici della Protezione civile, su impulso dell’ufficio regionale per la Ricostruzione diretto da Cesare Spuri, hanno effettuato un nuovo sopralluogo riclassificandoli di tipo B «temporaneamente inagibili, ma agibili con provvedimenti».

I lavori sono partiti, ma non sono ancora terminati e proseguiranno almeno per un’altra decina di giorni. In virtù di ciò, quattro classi delle elementari Lippera sono state trasferite al piano superiore dell’edificio scolastico. Alla media Melchiorri, invece, i lavori riguardano ancora la palestra. Per questo è stato modificato l’accesso per permetterne, comunque, l’utilizzo. Dalla ditta che sta effettuando i lavori prescritti nelle schede Aedes si rassicura sul fatto che quest’ultimi non interferiranno con il corretto funzionamento delle lezioni.

Angelo Cola

«Domani si apre l’anno scolastico, ma c’è ancora molta confusione», dichiara il segretario dei Democrat cerretesi, Angelo Cola. «L’Amministrazione comunale non ha voluto convocare l’incontro pubblico e la domanda dei genitori se le scuole siano sicure o meno, dopo tutta questa grottesca pantomima, è rimasta senza risposta, quindi non sanno se fidarsi. Tanto è vero che chi ha potuto, seppur con enorme sacrificio, ha trasferito i propri figli a Fabriano, Albacina o Matelica. Ben 40 studenti cerretesi frequenteranno la scuola fuori dal paese. Un’ennesima dimostrazione di incapacità da parte del sindaco, Giovanni Porcarelli che – nonostante il direttore Spuri gli avesse comunicato alcune date per la sua presenza a Cerreto in vista dell’assemblea pubblica – non ha inteso convocare l’incontro. L’invito che rivolgo al comitato di genitori è di fare da soli, superare il porto delle nebbie del Comune, e cercare di organizzare un incontro con i tecnici, sono certo che da parte loro ci sarà la massima disponibilità».