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Nuovo polo scolastico di Cerreto D’Esi: domani scadono i termini per il progetto

Abbandonata definitivamente la strada del concorso di idee, il j’accuse del consigliere del Partito comunista dei Lavoratori, Marco Zamparini: «sembra che la nuova scuola sia del Sindaco e della sua sottomessa Giunta»

Il sito dove dovrebbe nascere il polo scolastico di Cerreto D'Esi

CERRETO D’ESI – Avviata la progettazione del nuovo polo scolastico di Cerreto D’Esi. Abbandonata definitivamente la strada del concorso di idee, il j’accuse del consigliere del Partito comunista dei Lavoratori, Marco Zamparini.

«Possiamo definitivamente dire addio al concorso di idee per la progettazione del nuovo polo scolastico di Cerreto D’Esi. Quindi, si valuteranno i progettisti e non più il progetto. Tutto questo per chiare volontà politiche di questa tracotante maggioranza che non ha voluto e non vuole coinvolgere i docenti, il preside, gli esperti in materia, e le forze politiche di minoranza alla stipula del progetto del nuovo polo scolastico, come se la nuova scuola fosse del Sindaco e della sua sottomessa Giunta», l’affondo di Zamparini.

Con determina n. 135 del 28 febbraio 2019 si decreta l’avvio della procedura per l’affidamento del progetto per la nuova scuola unificata. La data di scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissata per domani, 18 marzo alle 13. Qualora pervengano manifestazioni di interesse in numero superiore a 10, il Comune procederà a selezionare, mediante sorteggio pubblico, i dieci candidati da invitare a presentare l’offerta in sede di procedura negoziata, tra quelli che hanno inviato, nei termini sopra indicati, la richiesta di partecipazione. Le operazioni di sorteggio avverranno in seduta aperta al pubblico il 22 marzo alle 10 nella sede del comune di Cerreto D’Esi.

Qualora il numero dei candidati ammessi sia inferiore a dieci, il Comune inviterà tutti i manifestanti senza alcuna procedura ad alcun sorteggio e prescindendo dal numero minimo. Il Comune avvierà la procedura negoziata anche nel caso in cui pervenga una sola candidatura valida, riservandosi di non procedere all’aggiudicazione dell’appalto se nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto. Il costo impegnato per la progettazione e quindi da sottrarre ai sei milioni complessivi è di 228.752,64 euro, compresi oneri e Iva di legge, e l’aggiudicatario, dalla stipula del contratto, avrà 120 giorni di tempo per completare il progetto del nuovo polo scolastico. Questo tipo di procedura prevede che le singole fasi di progettazione dovranno essere svolte secondo un percorso integrato e condiviso con l’ufficio Tecnico del Comune di Cerreto D’Esi e rivolto agli Enti preposti al rilascio dei pareri, delle autorizzazioni, dei nulla osta, etc. Altresì l’affidatario del progetto è obbligato ad apportare tutte le modificazioni richieste dal responsabile del procedimento (architetto comunale), in relazione al rispetto delle dette norme e per l’acquisizione di tutti i necessari assensi. L’affidatario inoltre si impegnerà a recepire nel progetto definitivo, apportandovi le necessarie modifiche e/o integrazioni, tutte le eventuali prescrizioni che fossero imposte dagli Enti interessati nel processo di approvazione e di rilascio di pareri o autorizzazioni.

«Noi ci saremo e controlleremo il sorteggio. Ma possiamo già affermare che, nel concreto, e questo per noi non è concepibile, nella stipula del progetto del nuovo polo scolastico verranno coinvolti solamente il progettista affidatario, il responsabile del procedimento e gli enti preposti, tagliando fuori di fatto tutto l’organo collegiale della scuola, le minoranze consiliari e tutti gli esperti in materia. La maggioranza non ha volutamente approvato la nostra proposta di una commissione a riguardo, fatto gravissimo si escludono infatti chi la scuola la vive lavorandoci ogni giorno, chi ha le competenze per aiutare il progettista a ideare tutti gli spazi nel modo migliore possibile sia da un punto pedagogico che architettonico. Questa è l’ennesima dimostrazione del qui comando io e si fa come dico io, vergogna», conclude Zamparini.