CERRETO D’ESI – Ultimo consiglio comunale senza numero legale a Cerreto D’Esi. La denuncia dei rappresentanti della lista civica di opposizione, Cerreto D’Esi Bene Comune. «Il consiglio è stato indetto urgentemente poiché il 15 settembre dovrebbero partire dei lavori di efficientamento energetico alla scuola materna, quindi già in programma e per i quali serviva il via libera del Consiglio comunale. Il Sindaco, David Grillini, ha riferito che per una mancanza dell’Ufficio tecnico comunale non era stato inserito, nel consiglio precedente, il punto all’ordine del giorno che prevedeva una variazione di bilancio; da questo si evince l’urgenza della maggioranza nel voler mettere una “pezza” all’ultimo minuto. Oltre questo punto, che prevede un finanziamento nazionale di 100.000 euro e una compartecipazione da parte del nostro Ente di 26.000 euro, è stato posto anche il punto riguardante il parco fluviale. L’amministrazione ha aderito infatti ad un progetto dei fondi CIS per i comuni del cratere: esiste perciò la possibilità di ottenere un finanziamento di 740.000 euro che è l’ammontare di un finanziamento totalmente retribuito per un percorso di 5 KM a ridosso del fiume Esino. Un progetto di pista ciclabile per sostituire il giro del laghetto, che sarà attraversato dal traffico pesante in uscita dall’apertura prossima della Pedemontana», raccontano dall’opposizione.
Ma la maggioranza non aveva i numeri necessari alle deliberazioni
«Il nostro consigliere ha espresso il suo voto d’astensione, in quanto i progetti non sono stati illustrati nella loro interezza, quindi non avendo tutte le informazioni del caso è logico non poter votare a favore. Mentre però si votava l’immediata eseguibilità alla delibera, la votazione è stata fermata dal Segretario comunale che ha riferito al Presidente del consiglio, fuori microfono, che la votazione per essere validata doveva avere 7 voti favorevoli e quindi il numero legale. Il presidente del Consiglio Burini ha chiesto di ripetere la votazione spiegando con delle anomale motivazioni e il consigliere Boa s’è sentito moralmente obbligato verso i cittadini tutti, a votare favorevolmente, poiché in ballo c’erano 840.000 euro di finanziamenti. Quanto è superficiale chi ci governa. Chi si è recato in consiglio comunale senza i numeri necessari ad avere la maggioranza, confidava per caso nell’opposizione, oppure sperava che non ci fosse nessuno, augurandosi che la delibera non passasse? Come si fa a convocare un consiglio sapendo che i propri assessori non saranno presenti? Perché non è stato previsto, per esempio, un collegamento via streaming per chi non poteva partecipare? Forse avrebbero fatto ricadere tutto sulla mancanza di tempistiche da parte dell’Ufficio tecnico? Il loro era un falso intento di salvare questa manovra? Abbiamo chiesto in questi giorni in comune cosa sarebbe successo se il nostro consigliere non avesse votato l’immediata eseguibilità: le risposte sono state vaghe, e nessuno si è sbilanciato in merito», concludono dal gruppo Cerreto D’Esi Bene Comune.