FABRIANO – Da Sassoferrato a Fabriano per proseguire nella lunga attività di famiglia e farla crescere ulteriormente. Questo quanto deciso da Morgan Clementi, ex presidente del comitato territoriale di Confindustria, che da qualche mese ha deciso di trasferire la propria azienda dall’area industriale Berbentina di Sassoferrato, a Fabriano.
«Ho la percezione che Fabriano si stia riaprendo, ci stiamo risvegliando. Ho preso questa decisione compiendo una decisione importante. Ho affittato il capannone di Sassoferrato alla Ritrama così da permettere un nuovo investimento nel territorio della città sentinate. E mi sono trasferito a Fabriano e questo ci ha permesso di incrementare l’occupazione», evidenzia Morgan Clementi.
La nuova sede nella zona Borgo di Fabriano, «ci è servita perché avevamo bisogno di nuovi spazi produttivi rispetto a quelli che avevamo alla Berbentina. Spazi per crescita di produzione per l’estero e per i magazzini. Da qui, la decisione di investire circa un milione di euro per poter godere di uno stabilimento di circa 5mila metri quadri. Con la Clementi Forni siamo arrivati a un fatturato pari a tre milioni di euro circa, il 40 per cento all’estero, una crescita quasi doppia visto che eravamo al 25 per cento solo poco tempo fa. La Clementi Forni è stata fondata nel 1975 ed ha come mercati di riferimento Europa (Inghilterra, in modo particolare), Usa, Canada e Australia».
Come detto, anche l’occupazione ne ha beneficiato. «Da quanto ci siamo trasferiti a Fabriano abbiamo assunto due lavoratori. Dunque, ora la nostra azienda è composta da venti dipendenti complessivamente. La nostra produzione prevede forni, stufe, barbecue. E continuiamo a studiare progetti di ricerca e sviluppo per una diversificazione produttiva».
Dunque, un segnale di ritrovata attrattività. «Stiamo vivendo una trasformazione molto importante. Fabriano ha dimostrato il valore che ha nel mondo, dobbiamo continuare a rendere attrattivo il nostro territorio non solo per le aziende, ma anche per le persone, i manager che portano la famiglia e, quindi, creano economia. Ragionare come territorio e non come singole realtà comunali», il pensiero conclusivo di Morgan Clementi.