FABRIANO – L’abbassamento delle temperature ha contributo allo spegnimento definitivo del vasto incendio che si è sviluppato ieri, 6 agosto, intorno alle 13:30 fra le frazioni fabrianesi di Cancelli e Campodiegoli. Completamente bruciati circa 20 ettari di bosco.
Complice la torrida giornata di sole l’incendio si è propagato a confine tra le Marche e l’Umbria, a pochi metri dalla SS. 76 determinando la chiusura della stessa per circa tre ore. Successivamente, la circolazione è ripresa a senso unico alternato fino alla tarda serata di ieri. Ovvi i disagi per gli automobilisti acuiti, inoltre, da un tamponamento e da un incidente avvenuto nella galleria poco prima di Fossato di Vico, tratto umbro, che ha fatto registrare quattro auto coinvolte e due feriti che sono stati trasportati all’ospedale. Per fortuna, ingenti i danni ai mezzi, mentre pochi per le persone coinvolte. Nessuna, al momento, sembra essere in pericolo di vita.
Le fiamme hanno divorato molti ettari di macchia mediterranea e sottobosco. Le forze dell’ordine stanno indagando per capire l’origine del rogo. Sembrano essere scagionati i treni. La strada ferrata passa abbastanza vicino al luogo dell’incendio. Ingente lo spiegamento di forze messo in piedi dai vigili del fuoco: 10 mezzi e 25 uomini dei distaccamenti di Fabriano e Arcevia. Grande supporto è stato dato dagli uomini della Protezione Civile Comunale con tre squadre antincendio sul posto. In tutta la città, per quasi l’intero pomeriggio di ieri, si è avvertito odore pungente di fumo. Il rogo è stato prima circoscritto e poi definitivamente spento intorno alle 20 di ieri. Le operazioni di bonifica sono andate avanti per altre ore.
A Cancelli anche il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli per monitorare la situazione. «È stata aperta – ha detto – la centrale operativa cittadina della Protezione civile. Non sono state minacciate case o infrastrutture fatta eccezione alcuni ripetitori. Richiesto l’intervento degli elicotteri anche se tutti impegnati in altre aree delle Marche a maggior rischio». Un plauso pubblico del primo cittadino a tutti gli uomini che hanno ben operato per lo spegnimento delle fiamme.
Quello di ieri è il secondo incendio divampato questa estate nel Fabrianese. Il primo si è verificato il 17 giugno: a fuoco 10 ettari di Monte Murano, nel parco Gola della Rossa a Serra San Quirico. Vista la zona molto impervia arrivarono mezzi antincendio anche da Macerata e un elicottero da Pescara. A dare l’allarme un automobilista che stava percorrendo la SS. 76. Nel 2014, invece, l’ultimo incendio a Cancelli con le fiamme che bruciarono, in piena notte, quasi 5mila metri quadrati di vegetazione.