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Comune di Fabriano: stipendi pagati e bilancio consolidato da approvare, in ritardo, entro il 20 novembre

Revocato lo stato di agitazione proclamato dalle sigle sindacati di categoria. Soddisfazione del sindaco Santarelli. Tentativo di conciliazione andato a buon fine in Prefettura ad Ancona

La sede del Comune di Fabriano
La sede del Comune di Fabriano

FABRIANO – Allarme rientrato per i dipendenti del comune di Fabriano che hanno ricevuto la retribuzione mensile regolarmente. Revocato lo stato di agitazione e novità anche per gli adempimenti di bilancio, che seppur in ritardo notevole, il “consolidato” approderà in consiglio comunale entro il 20 novembre con conferimento incarico a una società esterna. Questi, in estrema sintesi, i risultati dell’incontro di ieri, 28 ottobre, tra il prefetto di Ancona, Darco Pellos, i funzionari dell’Ufficio Territoriale del Governo, i sindacati, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, le Rsu e il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli che ha partecipato con la segretaria generale dell’Ente, Vania Ceccarani. Un confronto che era stato richiesto dalle parti sociali per evitare la proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti e per sollecitare una presa di posizione su alcune questioni, come l’approvazione del Bilancio consolidato 2020 e l’assunzione di nuovo personale.

«Stipendi pagati regolarmente nonostante l’allarme lanciato una settimana prima. Approvazione bilancio consolidato entro il 20 novembre. Stato di agitazione revocato» la sintesi del tavolo istituzionale. I sindacati hanno evidenziato le inadempienze del comune di Fabriano in riferimento al mancato confronto in relazione alla riorganizzazione dell’Ente e alla mancanza di alcune figure dirigenziali. Ciò comporterebbe secondo i sindacati «particolari criticità per gli atti aventi rilevanza esterna».

È stata evidenziata anche preoccupazione circa la scadenza della convenzione dei servizi sociali dell’Unione Montana e relativamente «alla mancata erogazione della quota del salario accessorio del personale dipendente relativo all’anno 2020 e la mancata definizione della contrattazione collettiva decentrata per l’anno 2020 la cui ipotesi di accordo è stata già sottoscritta».

Riguardo al personale carente negli uffici il sindaco di Fabriano ha le idee chiare. «È vero che ci sono stati molti pensionamenti in concomitanza con Quota 100. Nel 2020 e nei primi mesi di quest’anno la pandemia da Covid-19 ha bloccato i concorsi. In questi ultimi mesi la situazione si sta sbloccando: abbiamo assunto sei Categorie D (tre tecnici e tre amministrativi) e un dirigente. L’ultimo concorso risale al 2009 e quando ci siamo insediati non abbiamo potuto attingere da nessuna graduatoria esistente. Nei prossimi mesi, comunque, avranno luogo nuove assunzioni».

L’obiettivo, quindi, è quello di arrivare all’approvazione del bilancio consolidato entro il 20 novembre, come accordato ieri in Prefettura, ad Ancona, che permetterà lo sblocco di molti iter e lavori che attendono di prendere il via. Prima, però, c’è l’altra scadenza, quella del 10 novembre. Entro questa data, infatti, l’amministrazione comunale si è assunta l’impegno di procedere alla stipula del contratto collettivo decentrato dei 160 dipendenti.