SASSOFERRATO – A quasi un mese dalla sua inaugurazione, il punto sulle attività della nuova sede della Confartigianato a Sassoferrato in via Roma. «Siamo orgogliosi di questa nuova avventura – dichiarano Luca Antonelli, Direttore Caf Sic srl, e Loredana Fiori, Responsabile Ufficio Sassoferrato – perché grazie al potenziamento dei nostri uffici mettiamo a disposizione moltissime opportunità per i nostri imprenditori, tra cui il sostegno in materia fiscale e tributaria, amministrazione del personale e lavoro, consulenza per l’accesso al credito e bandi, ambiente e sicurezza, energia e gas, sostegno all’avvio d’impresa, consulenza assicurativa, pratiche Caaf e Patronato e molto altro ancora, per un’assistenza completa e di alto livello».
Dunque, una grande attenzione per le aree interne?
«Per noi è fondamentale garantire una presenza forte nelle aree interne, troppo spesso dimenticate, che sono tra quelle colpite più duramente dall’emergenza della pandemia, in cui diverse situazioni di crisi d’impresa già presenti si sono aggravate con l’arrivo del Covid per questo abbiamo scelto di rafforzare la presenza di Confartigianato in questo territorio. Vogliamo rimanere accanto a tutte le imprese e alle persone di questa area che hanno bisogno di noi, con una presenza ancora più strutturata e adeguata alle esigenze di questi tempi complessi, dove è necessario garantire un supporto di livello alle imprese».
Un accenno alle difficoltà che si sono venute a creare con la chiusura della strada SP. 16 che collega Fabriano e Sassoferrato per eseguire manutenzioni sui ponti e che notevoli disagi sta creando in termini di circolazione privata, pubblica e aziendale.
«Da sempre come Associazione siamo impegnati in prima linea su questioni fondamentali per la crescita delle aree dell’entroterra, come il miglioramento delle infrastrutture materiali e immateriali: vanno trovate soluzioni per avere tempi certi di chiusura dei cantieri stradali attualmente aperti e di velocizzazione dei lavori, perché questo frena lo sviluppo delle imprese. Solo un territorio adeguatamente connesso può tornare ad essere competitivo», concludono Luca Antonelli e Loredana Fiori.