FABRIANO – Investimenti nel fabrianese con i bandi degli Iti. Confindustria territoriale si prepara. Si attendono i bandi. Risorse importanti per dare respiro all’economia territoriale.
Si è tenuto il 24 luglio scorso, nei locali dello sportello Fabriano di Confindustria Marche Nord, Territoriale Ancona, l’incontro illustrativo delle linee di finanziamento previste dall’Investimento Integrato Territoriale (Iti) a sostegno dell’area di crisi del fabrianese.
Il presidente del comitato Territoriale del comprensorio fabrianese, Morgan Clementi, ha voluto sottolineare come «si è spinto molto con le Amministrazioni locali e la Regione Marche, per far sì che fossero riservati per la nostra area finanziamenti che potessero rappresentare un volano per la ripresa della sua economia. Da un’idea degli imprenditori di Confindustria di oltre tre anni fa, ed attraverso un lungo ma proficuo confronto con le tutte le associazioni di categoria degli artigiani e dei commercianti, questo lungo e complesso percorso sta diventando finalmente realtà». L’incontro ha permesso di chiarire l’oggetto dei contributi (finalizzati al’introduzione di innovazione di prodotto e processo), la dotazione finanziaria, la tempistica, i possibili soggetti beneficiari dei fondi, gli investimenti ammissibili e l’intensità di sostegno economico che l’Iti porterà nel territorio fabrianese.
Beneficiaria degli interventi sarà l’area dei comuni di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto d’Esi e Matelica. I primi quattro rientrano in quello che viene definito come “Sistema locale del lavoro del Fabrianese (SLL)”, mentre Matelica (ricompresa nel Gal Colli Esini) condivide, da tempo, con il SLL, progetti di sviluppo. La strategia, nel suo complesso, prevede, oltre a 400mila euro di fondi Fse, l’attivazione di fondi Fesr per un ammontare complessivo di circa 3,7 milioni di euro, di cui 3,2 milioni riservati a incentivi per i progetti aziendali, presentati sia da imprese singole che aggregate: nel primo caso, i progetti avranno un entità finanziaria compresa tra i 50 e i 150mila euro, nel secondo caso tra i 150 e i 30 mila euro.
L’elemento innovativo dell’Iti Fabriano risiede nel fatto di convergere risorse europee e misure di diversi programmi operativi verso un comune obiettivo: quello del rilancio produttivo e occupazionale di un territorio specifico. Verrà concretizzato tramite un bando multimisura e plurifondo che avvierà i vari interventi con una procedura unica, articolata in successivi step.
I canali utilizzati sono varie misure dei due Programmi operativi regionali (Por): ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; competitività delle piccole e medie imprese; efficientamento energetico; formazione e occupazione. Si prevede, innanzitutto, la realizzazione di un “Progetto complesso di piattaforma tecnologica”, da collegare con le altre piattaforme realizzate nelle Marche. Verrà garantita la trasferibilità dei risultati di questa prima sperimentazione, promossa attraverso la collaborazione di imprese, università, Centri di ricerca: un punto di partenza e di riferimento per gli investimenti produttivi e di innovazione che verranno successivamente attivati dalle imprese di micro, piccola e media dimensione.
Un secondo progetto riguarda gli investimenti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e servizi necessari al rilancio dell’area. Investimenti realizzati da imprese del territorio, con priorità per quelle dei settori definiti nella strategia di specializzazione intelligente regionale, allo scopo di integrare le filiere produttive ed elevare i livelli produttivi.
Un terzo progetto punta alla riduzione dei consumi energetici delle imprese e delle aree produttive attraverso l’installazione di impianti alimentati con fonti rinnovabili. Gli investimenti in innovazione ed efficientamento energetico delle imprese possono anche rappresentare due fasi di un unico progetto, all’interno di un’unica strategia aziendale. Andranno, comunque, correlati a un programma occupazionale di incremento delle unità lavorative (a tempo indeterminato o determinato e a tempo pieno) entro la conclusione del progetto. Assunzioni che dovranno essere mantenute per almeno 24 mesi. Il programma occupazionale garantito dall’impresa verrà accompagnato da stage, borse lavoro, tirocini (“training on the job”), oltre che da interventi di formazione rivolti ai disoccupati impiegati in azienda.