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Congelata la sospensione dei servizi di Pediatria all’ospedale di Fabriano

«Fino a nuove comunicazioni l’assetto organizzativo dell’Area Materno Infantile rimane invariato», la stringata nota diffusa dall'Area Vasta 2. Dura presa di posizione da parte della Cisl e della forza politica Associazione Fabriano Progressista

Ospedale di Fabriano

FABRIANO – Il reparto di Pediatria dell’ospedale Engles Profili di Fabriano resta in funzione fino a ordine contrario. Questa la notizia diffusa dall’Area Vasta 2. «Fino a nuove comunicazioni l’assetto organizzativo dell’Area Materno Infantile di Fabriano rimane invariato», la frase criptica e poco comprensibile, ma dalla quale si evince che la sospensione del servizio è sospesa fino a nuovo ordine. Cioè, fino a quando non termineranno le ricerche di personale medico messe in piedi in queste ultime ore (leggi l’articolo).

Per il resto, continuano le prese di posizioni politiche e non solo, sull’argomento. Come la Cisl-Fp e Cisl Confederale di Fabriano. «La pediatria di Fabriano garantisce oltre 300 ricoveri annui e altrettanti interventi di Osservazione Breve conseguenti ad accessi dal pronto soccorso. Un servizio fondamentale, tenuto conto che oltre il 13% della popolazione dell’Ambito Sociale di Fabriano ha meno di 14 anni. Riteniamo che sia assolutamente necessario coprire queste lacune garantendo, nel reparto ospedaliero, la presenza di un pediatra sulle 24 ore, così come va garantita la presenza h24 infermieristica e OSS. Si mette in guardia infine dall’evenienza che l’imminente attivazione del piano ferie, su cui le organizzazioni sindacali e la Rsu stanno ancora attendendo la convocazione, non rappresenti l’occasione per operazioni prima temporanee e poi strutturali di riduzione dei servizi», scrive la sigla sindacale.

Dal punto di vista politico, da registrare la dura presa di posizione di Associazione Fabriano Progressista. «Un anno fa Vinicio Arteconi con la sua lista denunciava le carenze del nosocomio fabrianese consegnando al Presidente della Regione Ceriscioli una Petizione in merito firmata da tremila cittadini. Ad oggi potenzialmente risultano sulla carta nel reparto tre medici, di cui uno è in aspettativa fino al 14 giugno, un altro è in congedo parentale, il terzo, seppure in organico, è in congedo per ragioni di famiglia e addirittura in attesa di aspettativa. Il servizio di Pediatria si trova ormai ai minimi termini. Può contare fino a oggi di due soli pediatri, uno per turno, che si alternano con reperibilità notturna, provenienti rispettivamente da Jesi e Senigallia. È di tutta evidenza che i loro comandi, con l’avvicinarsi delle ferie estive, finiranno per determinare disfunzioni e scompensi anche nelle loro stesse unità di provenienza. Siamo di fronte ad una politica sanitaria che ignora cosa sia la programmazione e che non sa disciplinare e conciliare i diritti personali, pur legittimi, con gli interessi generali della collettività. Siamo di fronte ad una dirigenza miope che non sa gestire i flussi di personale, precarizzandone il lavoro, quando non riducendolo numericamente, a tutto svantaggio di un bene prezioso ed essenziale come la salute del cittadino, in un territorio che attraversa una profonda crisi strutturale sia economica sia sociale».

Gli fa eco, l’ex compagno di viaggio, Andrea Giombi. «Penso che non ci si renda conto della grave situazione sanitaria che Fabriano sta vivendo e della necessità estrema e urgente di riportare nelle sedi Istituzionali la giusta protesta che non può rimanere all’esterno del Palazzo. La protesta non può rimanere tale ma deve essere canalizzata con proposte deliberative. Per questo ritengo che sia compito del Consiglio Comunale tutto, superando le differenze politiche, di dare mandato al Sindaco per cercare di incidere nel nuovo Piano Sanitario Regionale. Fermarsi solo alla protesta senza proposte deliberative nelle sedi Istituzionali, significa essere meno incisivi e non ottenere quanto spetta al nostro territorio montano».