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Controlli Green pass a Fabriano: ecco come si sono organizzate le aziende

Sono stati meno di 10 i dipendenti dello stabilimento Whirlpool di Melano che sono stati fermati al controllo preventivo perché privi del certificato verde e, fra loro, c’erano anche coloro che per ragioni giustificate potevano non sottoporsi al vaccino

Immagine di repertorio

FABRIANO – Primo giorno di obbligo del Green pass nel distretto economico di Fabriano e pochissime criticità. Sono stati meno di 10 i dipendenti dello stabilimento Whirlpool di Melano che sono stati fermati al controllo preventivo perché privi del certificato verde e, fra loro, c’erano anche coloro che per ragioni giustificate potevano non sottoporsi al vaccino. Il dato si riferisce ai primi due turni di ingresso, quello delle 6 e delle 7.30, riferito da fonte sindacale. Per il resto, invece, non tutto sembra essere filato liscio anche nelle altre realtà aziendali del distretto economico fabrianese. Ma, sempre i sindacati, tendono ad attendere ancora qualche giorno, almeno una settimana, per delineare un quadro definitivo. Stesso sentire da parte dell’imprese per eventualmente tarare le misure di controllo predisposte e, eventualmente, da implementare.

L’organizzazione e i controlli

Alla Whirlpool, stabilimento di Melano, sono stati installati 4 lettori Qr code e misurazione della temperatura, uno per ciascun ingresso al sito produttivo. Un solo lettore, invece, per l’unico ingresso ufficiale degli impiegati. In più, sono previsti ulteriori controlli giornalieri a campione fra i dipendenti da parte di personale qualificato e autorizzato al fine di verificare la rispondenza fra i dati del Green pass e l’identità degli interessati. Anche per i “colletti bianchi” della sede centrale di Fabriano della multinazionale americana sono previste le medesime procedure. Per quanto riguarda le altre “Big” territoriali, alla Electrolux di Cerreto D’Esi, gli operai sono stati invitati a recarsi al lavoro con un congruo anticipo in modo tale da poter controllare il possesso della certificazione verde e la misurazione della temperatura a tutti i lavoratori. Elica ha predisposto un lettore elettronico, saranno anche effettuati controlli a campione per una percentuale di circa il 20%. Alla Faber di Sassoferrato controlli a tappeto, le persone predisposte per farlo sono i capireparto, capiturno e squadre pronto intervento. Alla Ariston Group: controllo per due settimane sul 100% degli ingressi con vigilante esterno, successivamente si valuterà se passare a un controllo a campione. Il Gruppo Fedrigoni per gli stabilimenti delle Marche – Fabriano, Sassoferrato, Castelraimondo – e per gli uffici, ha previsto un controllo dei Green pass all’ingresso, e lo stesso accadrà negli stabilimenti, ma articolato su tre turni in modo da coprire tutte le 24 ore. Le piccole e medie imprese del distretto economico si sono, invece, organizzate con controlli agli ingressi utilizzato l’applicazione messa a disposizione dal Governo.

Il parere di Federica Capriotti

Federica Capriotti

«Ci potranno essere delle difficoltà soprattutto per le aziende piccole, che hanno meno personale e quindi hanno figure multifunzione un po’ più difficili da sostituire, ma in linea di massima siamo pronti. Come quando abbiamo dovuto organizzarci per il rientro al lavoro durante la pandemia: le regole da seguire sono tante, alcune un po’ confuse, soprattutto quelle relative alla privacy, ma sono certa che sapremo organizzarci come abbiamo già fatto in passato. Detto questo non bisogna allentare il livello di guardia e il vaccino rimane comunque la soluzione più efficace: auspichiamo che chi può farlo si vaccini al più presto», il commento di Federica Capriotti, presidente del Comitato territoriale del Fabrianese di Confindustria Ancona.

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