FABRIANO – Protocolli anti contagio da coronavirus rispettati e primi tamponi negativi, esattamente cinque. Questa la notizia che scaturisce dall’incontro di oggi, 10 novembre, svoltosi nella sede del comune di Fabriano, fra i rappresentanti territoriali Cgil-Cisl-Uil e le rispettive categorie dei pensionati, il presidente dell’Asp Giampaolo Ballelli, il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi, e il coordinatore dell’Ambito 10 Lamberto Pellegrini, in merito alla situazione sanitaria della Residenza protetta Santa Caterina nella quale si è sviluppato un cluster Covid che ha contagiato 52 su 55 ospiti, oltre a 30 operatori sanitari e dipendenti su 40. Al momento, si sono registrati già 13 decessi.
«Il direttore Guidi, sulla base della relazione effettuata dopo il sopralluogo del dirigente dell’unità operativa di Medicina, Maicol Onesta, ci ha chiarito che le procedure eseguite rispondono ai protocolli anti Covid, evidenziando la qualificata azione dei medici Usca, che regolarmente, sia nella mattina che nel pomeriggio presidiano la struttura, e il potenziamento del personale con l’arrivo di 3 infermieri Asur», si legge nella nota congiunta a firma delle parti sociali.
«Il presidente Ballelli ci ha relazionato sulla difficile situazione iniziale, causa la diffusione del contagio che ha coinvolto anche il personale di servizio (90% del personale). Lo stesso presidente preoccupato della situazione ha chiesto nuove unità di personale alla Cooperativa che opera nella struttura e attualmente conta 9 Oss e 5 infermieri. Gli ospiti più gravi sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere, gli altri hanno scelto di mantenerli nella struttura per far sì che l’ospedale locale continui a dare il proprio servizio sanitario. Inoltre, Ballelli ci ha confermato che è stata mantenuta la comunicazione con le famiglie degli ospiti, nei limiti delle difficoltà affrontate», prosegue la nota.
Intanto, nella giornata odierna sono stati effettuati nuovamente i test con i tamponi, percorso guarigioni, primi cinque negativi, mentre altri 33 ancora positivi. Probabile «che si procederà a una nuova riorganizzazione della struttura, separando i positivi da chi avrà superato il contagio e chiaramente servirà più personale sanitario per dare un adeguato servizio infermieristico».
A seguito di tutte queste informazioni, «riteniamo che i protocolli sanitari e socio sanitari siano stati effettuati, a loro dire, in maniera corretta, anche in riferimento alla relazione del primario Onesta che obbligatoriamente verrà inviata alle Autorità sanitarie e al Prefetto di Ancona. Dobbiamo evidenziare l’intenso lavoro svolto delle/dai Oss e dalle infermiere/i e medici, dove in una situazione difficile di emergenza si sono e si stanno prodigando senza risparmio di energie per il bene degli ospiti e di tutta la comunità cittadina, dando il massimo del proprio lavoro contemperandolo con la tutela dei loro diritti. Da parte nostra – concludono – continueremo a monitorare la situazione, condividendola con tutti gli attori preposti».