FABRIANO – Salvaguardare la struttura ospedaliera di Fabriano dalla pandemia e, nel contempo, garantire la massima tempestività e vicinanza ai pazienti contagiati dal Covid-19. Questo il duplice obiettivo che viene centrato dalla terza donazione che la Fondazione Carifac ha effettuato in favore del presidio ospedaliero cittadino Engles Profili. Il tutto grazie alla generosità di tante persone che hanno aderito alla raccolta di solidarietà, promossa in sinergia con Ariston Thermo Group, il presidente della Fondazione Aristide Merloni, Francesco Merloni e in partnership con Radio Gold Fabriano.
È stato donato al personale delle Unità speciali per la continuità assistenziale (USCA) un ecografo portatile Sonosite con sonde per ecocardiografia ed ecografia toraco-addominale.
Istituite con delibera di Giunta Regionale n. 384 del 27 marzo scorso, le Unità speciali per la continuità assistenziale, su chiamata dei medici di medicina generale o dei pediatri di libera scelta o dalla Guardia Medica, effettuano controlli al domicilio dei malati o sospetti contagiati di Covid-19 e, ove necessario, eseguono i tamponi per la verifica della positività al Coronavirus.
«Potenziare le capacità diagnostiche delle USCA significa non solo migliorare l’assistenza specifica al paziente, ma evitare soprattutto un promiscuo accesso alla struttura ospedaliera riducendo in tal modo i rischi di contagio quale ulteriore garanzia per un ospedale No-Covid come il nostro nosocomio», evidenzia il presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani.
«Un doppio regalo da parte della nostra comunità. Una strumentazione strategica che potenzia la sanità del territorio nella fase di questa emergenza e una opportunità in più alla sua conclusione, per tutto l’ospedale Engles Profili, che semplificherà l’algoritmo diagnostico già al letto stesso del paziente e nelle condizioni di urgenza»: queste le parole del dirigente dell’Unità operativa complessa di Medicina del presidio ospedaliero fabrianese, Maicol Onesta. Una strumentazione, dunque, che consentirà di continuare ad affrontare la Fase 1 dell’emergenza e trovarsi pronti per la Fase 2 dell’epidemia Covid-19.