Attualità

Coronavirus, Fabriano: si aggrava il focolaio a Santa Caterina. Il presidente: «Abbiamo a disposizione solo un’infermiera»

Il 90% degli ospiti e del personale risulta positivo al Covid. «Se non ci inviano personale, esercito o Protezione civile, da domani mattina non riusciremo a garantire i livelli minimi di assistenza»

Fabriano
L'ingresso della Residenza protetta Santa Caterina

FABRIANO – Si aggrava la situazione all’interno dell’azienda pubblica di Servizio alla Persona Vittorio Emanuele II di Fabriano, esattamente nella residenza protetta di Santa Caterina. I positivi al Coronavirus fra gli ospiti sono saliti a 52 su 55. Ad aggravare maggiormente il quadro già fortemente penalizzante, il fatto che su 40 dipendenti – tra cui infermieri e operatori socio sanitari – ben 30 risultino positivi al Covid-19 e altri cinque sono in malattia. «Abbiamo a disposizione solo un’infermiera», conferma il presidente, Giampaolo Ballelli. «Se non ci inviano personale, esercito o Protezione civile, da domani mattina non riusciremo a garantire i livelli minimi di assistenza», l’accorato appello.

Il focolaio all’interno della residenza protetta di Santa Caterina a Fabriano continua ad allargarsi. Gli ospiti della struttura contagiati dal coronavirus sono passati in pochi giorni da 42 a 52, su 55 attualmente presenti. Tutti sono sintomatici, 3 ricoverati in ospedali Covid della Regione. Chi è ancora a Santa Caterina si trova in isolamento, ciascuno nella propria stanza. E qui si innesta il secondo problema.

Infatti, a risultare positivi al test sul coronavirus, sono anche i dipendenti: infermieri e oss. Esattamente 30 su 40, a questi si aggiungono altri 5 operatori che sono in malattia. «Il conto è presto fatto. Al momento, a disposizione per tutti i nostri ospiti, c’è solo un’infermiera. È chiaro che è impossibile garantire il livello minimo di assistenza già da domani mattina», conferma il presidente Giampaolo Ballelli.

Da qui, l’appello. «Se entro subito non ci vengono inviati aiuti in termini di personale, siamo al collasso. Questa è una situazione che merita il pieno coinvolgimento della Protezione civile o dell’esercito. Ma deve essere presa immediatamente una decisione, per questo ho anche inviato una comunicazione in Prefettura. Siamo da tre giorni in trincea, ma non posso fare né l’oss né l’infermiere. Il 90% dei dipendenti malati o positivi al Covid-19 e altrettanto dicasi per gli ospiti». Una situazione in rapido peggioramento.

Ieri, 28 ottobre, controllo da parte del dipartimento di prevenzione di Igiene e Sicurezza negli ambienti di vita della Regione. «Sono state verificate tutte le misure che abbiamo implementato per salvaguardare ospiti e personale. Sui 30 punti di screening relativi alle misure, il dipartimento li ha giudicati in modo positivo, vale a dire correttamente implementati. Infatti, è stato scritto nella relazione che sono state attivate tutte le linee guida nazionali e regionali di prevenzioni. Ma tuttavia ci troviamo in questa drammatica situazione. Il virus ha dilagato all’interno della residenza protetta di Santa Caterina. Ci hanno messo in codice rosso. Tutti gli ospiti sono chiusi nelle rispettive stanze ed hanno bisogno di assistenza, non sappiamo come fare. Il mio è un accorato appello: fate presto».

Ovviamente, con questa situazione, sono schizzati i numeri degli attualmente positivi, altri 47 tamponi complessivi, a Fabriano. I numeri dall’inizio della pandemia da Coronavirus sono 234 casi: 114 attualmente positivi, 113 guariti e, purtroppo, sette decessi. In quarantena e/o isolamento fiduciario, inclusi i positivi, ci sono 325 fabrianesi, in netta salita.