FABRIANO – «Sono profondamente grato per la professionalità e il comportamento estremamente umano di tutto il personale della Divisione Covid dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi». Queste le prime parole di Franco Bottacchiari, noto imprenditore di termoidraulica di Fabriano che, all’uscita dalla Covideria jesina, ci ha tenuto a inviare un «sincero e sentito ringraziamento» per essere riuscito a superare questa esperienza di vita, la positività al Coronavirus, «grazie ai protocolli sanitari» con cui è stato curato da medici, infermieri, operatori socio sanitari e non ultima «la signora Fiorentina» addetta alle pulizie.
«Come tante persone che hanno vissuto questa malattia, con la paura che essa genera, la fiducia riposta nei medici, negli infermieri, Oss e davvero tutto il sistema sanitario che opera in questo reparto, non è andata delusa», spiega Franco Bottacchiari, che non nasconde la propria emozione nel poter tornare a casa e rivedere i suoi cari. Ma l’imprenditore di Fabriano non dimentica quanti si sono prodigati per aiutarlo a superare la malattia pandemica del Covid- 19. «Sono stato curato in modo egregio e non è stato trascurato neppure il lato umano e sensibile che la solitudine che ti impone il Coronavirus, rappresenta un aspetto importante durante tutta la degenza. Mi hanno dato tanto i medici Spinaci, Bartocci, Castrotta, Resedi, Braconi, Micucci, ma anche gli infermieri Gina, Federica, Arianna, Giuseppe, Costanza, Nicolo, Paolo, Nadia, Nicoletta, Irene Federica, Luca, Giulia, Laura, Beatrice, Emanuela e non posso certo dimenticare gli operatori socio sanitari Lidia Daniele, Luciana, Stefania, Annalisa, Paola, Meris, Marina e la Cp.s Samanta».
Parole di ringraziamento per essere riuscito, insieme alle professionali cure del personale della covideria jesina, a poter festeggiare il Capodanno insieme a tutta la sua famiglia. «Solo vivendola si riesce a comprendere quanto è importante la preparazione, la professionalità messa in campo da tutti questi operatori sanitari in momenti di tristezza, spaesamento e incertezza come questo», la sua conclusione, sperando che siano in tanti altri a poter tornare a casa dopo aver sconfitto il Coronavirus.