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Sassoferrato, abbandonati nella notte oltre dieci metri cubi di rifiuti tossici e nocivi

Vernici, solventi vari frammisti ad altri rifiuti inerti prodotti da recenti interventi edilizi sono stati sequestrati in località Doglio sulle pendici del monte Rotondo, lungo un famoso percorso utilizzato dalle mountain bike. A far scattare l'intervento dei carabinieri forestali alcune segnalazioni partite dai social

Il sequestro del materiale rinvenuto a Sassoferrato
Il sequestro del materiale rinvenuto a Sassoferrato

SASSOFERRATO – Rifiuti speciali, contenenti elementi tossici e pericolosi, lasciati nella notte a Sassoferrato. Intervengono i carabinieri forestali che sequestrano il tutto avviando le indagini per risalire ai responsabili.

Un potenziale danno all’ambiente molto grave. Questo quanto scoperto nella mattinata di oggi, 20 settembre, dai carabinieri forestali delle stazioni di Sassoferrato e Fabriano all’interno di un’area ricadente nel comune della città sentinate. I militari hanno effettuato un sequestro di oltre 10 metri cubi di rifiuti speciali e pericolosi, tra cui anche rifiuti tossici, abbandonati presumibilmente la scorsa notte lungo una strada sterrata utilizzata anche da mountain bike, in località Doglio del Comune di Sassoferrato.

Vernici, solventi vari e freon frammisti ad altri rifiuti inerti, rifiuti prodotti da recenti interventi edilizi, risultavano accumulati in località Doglio sulle pendici del Monte Rotondo di Sassoferrato, lungo un famoso percorso utilizzato dalle mountain bike, denominato “Doglio bike park”.

A seguito della notizia, pervenuta ai militari attraverso un noto social network, sono scattati i controlli che hanno portato al sequestro dei rifiuti e dell’area.

In attesa che la Procura della Repubblica di Ancona convalidi il sequestro operato, i militari stanno raccogliendo informazioni e testimonianze al fine di ricostruire la vicenda e identificare i responsabili del reato, anche mediante il coinvolgimento dell’Arpam di Ancona, per la puntuale analisi e classificazione dei rifiuti abbandonati.

Dunque, Facebook per una volta è servito a qualcosa di utile, vista la segnalazione dalla quale ha preso il via l’operazione dei carabinieri forestali delle stazioni di Sassoferrato e Fabriano. Da un post, infatti, è partito il tutto. I militari hanno effettivamente trovato il materiale pericoloso e tossico che avrebbe potuto avere effetti nefasti per l’ecosistema del luogo e chissà su che altro ancora.

Ora l’attività investigativa per risalire ai responsabili e, quindi, far scattare tutto l’iter giudiziario.