FABRIANO – Tornano ad aprirsi i cancelli di alcune aziende di Fabriano e del comprensorio. Solo due settimane di ferie per la Whirlpool, la Faber e la Tecnowind. Le altre “big”, invece, riapriranno i battenti il 28 agosto prossimo. Anche se, già da questa settimana alcuni operai torneranno in fabbrica per opere di manutenzione e accensione dei macchinari in vista della ripartenza ufficiale.
Nello stabilimento della Faber, zona industriale Berbentina di Sassoferrato, si torna a produrre a partire dal domani, 21 agosto. L’azienda produttrice di cappe aspiranti di proprietà della multinazionale svizzera Franke sta continuando a viaggiare a ritmi importanti di produzione. Anche dal punto di vista occupazionale, nel corso dell’ultimo anno, molti lavoratori a contratto a tempo determinato hanno visto, con soddisfazione, la trasformazione a tempo indeterminato. Un piano di assunzioni e stabilizzazioni che andrà avanti anche nei prossimi mesi. Anche dal punto di vista degli investimenti si continua a investire e i risultati non si sono fatti attendere.
Per quel che riguarda la Whirlpool, i cancelli di Melano riapriranno ufficialmente martedì 22 agosto. Si è scelto questo giorno per permettere a tutte le tute blu che non sono di Fabriano di poter rientrare con la massima calma dalle ferie. A seguito dell’ultimo incontro con i sindacati, sembra essere tornato il sereno per i cosiddetti “colletti bianchi” della sede amministrativa. Si cercherà di lavorare per l’utilizzo corretto degli ammortizzatori sociali e della gestione degli esuberi in vista della scadenza del Piano Italia sottoscritto al tempo dell’acquisizione da parte della multinazionale americana della Indesit company. Accordo che scadrà a fine 2018. I sindacati hanno la guardia alzata, ma al momento si è in una fase di monitoraggio. Dal punto di vista degli investimenti si continua a puntare su Melano, hub per la produzione di piani cottura di altissima gamma per tutta la Regione Emea.
A destare maggiore preoccupazione è la situazione della Tecnowind, azienda che produce cappe aspiranti e nella quale si tornerà a lavorare da domani 21 agosto. Il 12 settembre prossimo si svolgerà un nuovo incontro al Mise per cercare di capire se ci sono offerte industriali in grado di garantire un futuro all’azienda fabrianese. Al momento, si naviga a vista, pur in presenza di ordini da evadere. E quasi 300 operai continuano a rimanere con il fiato sospeso.