FABRIANO – «La battaglia sindacale è solo all’inizio». Così si è conclusa l’Assemblea generale dei dipendenti del comune di Fabriano che ha visto una partecipazione altissima. Dunque, un nuovo fronte di battaglia per l’Amministrazione pentastellata che, a onor del vero, eredita in larga parte questa grana. Anche se, per altri aspetti la riguarda personalmente.
«Il personale deve essere tutelato e chi ha sbagliato deve pagare. L’Amministrazione deve porre in essere tutti gli atti necessari al rispetto di questo principio e al rispetto dei lavoratori», hanno ribadito a chiare lettere i rappresentanti dei sindacati di categoria, appoggiati da oltre l’80 per cento dei dipendenti del comune di Fabriano che hanno partecipato all’Assemblea generale che si è svolta a Palazzo del Podestà. Disdetto il “Contratto Decentrato Integrativo” per mancanza di risorse e, per questo, al via una raccolta firme tra i lavoratori per mettere in mora il Comune. La Uil Fpl ha chiesto udienza a tutti i consiglieri comunali per avviare un confronto, già da diversi giorni, ma al momento non sono giunte risposte.
«Chiediamo il rispetto degli accordi per la dignità dei dipendenti e dei cittadini. Da cinque anni la produttività in busta paga è bloccata – non sono state versate cifre complessive superiori a 300mila euro – e ora si vorrebbe anche tagliare il fondo del salario accessorio». Nel mirino la produttività, una voce come da contratto inserita nella busta paga degli impiegati del comune di Fabriano, che non viene corrisposta da anni, pare, per un errore da parte dei dirigenti. Proprio su questo si concentra l’attività dei sindacati che, a seguito dell’ispezione del ministero dell’Economia che ha di fatto bloccato il versamento ai dipendenti di quanto gli aspetta da contratto, hanno richiesto ufficialmente l’attivazione della pratica di responsabilità amministrativa, contabile e dirigenziale.
«Da tempo e ripetutamente durante le riunioni di delegazione trattante con le Amministrazioni Sagramola e Santarelli abbiamo sempre chiesto, a prescindere dall’esito dell’ispezione del Ministero avviata nel 2016, che l’Ente avviasse la verifica della responsabilità amministrativa/dirigenziale/contabile nei confronti di coloro che hanno causato i potenziali danni, anche verso il salario accessorio dei dipendenti, come scaturito dall’ispezione stessa. Come sindacati di categoria abbiamo chiesto più volte che il Comune si attivasse formalmente nei confronti di coloro che all’epoca e negli anni di interesse (dal 2010 in avanti), avessero adottato, istruito, motivato e sottoscritto gli atti in qualità di responsabili. Atti che oggi si sono rivelati, purtroppo, non corretti». Da qui, quindi, il proposito di continuare la battaglia.