FABRIANO – Il Comitato per la legalità di Fabriano canta vittoria per il distacco della fornitura di energia elettrica allo stabile occupato dall’allora Laboratorio Sociale Fabbri. Era il 2013. Oggi il Laboratorio Sociale Fabbri si è trasformato in un’associazione culturale, “Camminando, ascoltando e parlando” per porre rimedio all’occupazione abusiva secondo quanto concordato con l’amministrazione comunale di Fabriano.
«Apprendiamo con soddisfazione la notizia del distacco della fornitura energetica del Lab Sociale Fabbri, che come ipotizzato risultava essere abusiva. Circostanza poi confermata dagli uffici comunali chiamati a dare risposta ai cittadini. Questo non può che dare fiducia all’operato del Comitato che sta riuscendo nell’impresa di sensibilizzare e soprattutto far conoscere questo scempio che si perpetra da anni. La quasi totalità della città infatti era all’oscuro di questa occupazione, e grazie al comitato e ai tentativi del sindaco di regolarizzare l’illecito, la situazione è venuta a galla, facendo indignare moltissimi cittadini onesti.
Un primo grande passo è stato compiuto, grazie all’intervento dell’ente per l’energia», scrivono in una nota dal Comitato per la legalità di Fabriano.
Non paghi da tutto ciò, si rilancia. «Non possiamo che attendere ora l’intervento delle forze dell’ordine e della politica che stanno avallando tali comportamenti. Ottemperando all’ordinanza di sgombero e relative richieste di risarcimento danni cagionate alla collettività. Ciò nonostante continueremo a vigilare con maggiore attenzione, sapendo che, in mancanza a oggi della firma della delibera di concessione dello stabile alla fittizia associazione costituita dagli occupanti, ogni riallaccio della corrente elettrica sarà per forza di cose abusivo. Costituendo una recidiva di reato.
Ci auguriamo infine che, questa occasione sia per la giunta comunale di Fabriano e le forze dell’ordine un incipit per intervenire in direzione della legalità, interrompendo definitivamente questa occupazione», concludono.