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Doccia gelata sullo sport fabrianese: il PalaGuerrieri è inagibile

Il sindaco Gabriele Santarelli: «Riscontrati problemi strutturali, la situazione è pressochè irreversibile e appena pronta firmerò l’ordinanza di inagibilità». La Ristopro Fabriano basket “emigra” a Cerreto d’Esi

Il PalaGuerrieri di Fabriano gremito durante una partita di basket dello scorso anno (foto di Marco Teatini)

FABRIANO – «Il PalaGuerrieri versa in cattive condizioni. La situazione è pressochè irreversibile e appena pronta firmerò l’ordinanza di inagibilità». La doccia gelata per lo sport fabrianese – basket in particolare, ma anche ritmica e tutti gli eventi extra sportivi – arriva direttamente dal sindaco Gabriele Santarelli

«L’esito delle analisi condotte dall’ingegnere incaricato di eseguire la verifica sismica e dello stato della struttura in legno della copertura – prosegue il primo cittadino di Fabriano – ha riscontrato problemi in tutti gli elementi della struttura: parti in legno del tetto e delle controventature laterali, tribune». 

Stop in arrivo per tutte le attività, dunque. La Ristopro Fariano basket, militante in serie B, è già pronta a trasferirsi al palasport di Cerreto d’Esi per allenamenti e partite, non appena “spento” il focolaio di Covid che imperversa all’interno della squadra.

Il massimo palasport di Fabriano venne costruito a tempo di record tra il settembre 1982 e il marzo 1983, quando l’allora Honky basket venne promosso in serie A1 e le regole della Federazione richiesero un impianto capiente. Venne inaugurato il 13 marzo 1983 con il match tra Honky Fabriano e Scavolini Pesaro, ultima giornata di quel campionato, in cui i cartai vinsero e ottennero la salvezza in serie A1. Venne omologato inizialmente per 5.050 spettatori e nel momento in cui fui costruito era l’impianto “indoor” più grande delle Marche. In seguito la capienza è stata ridotta agli attuali 4.050 posti, nel rispetto delle successivi norme di legge. Nel maggio 2002 l’impianto è stato intitolato a Giuliano Guerrieri, “padre” del basket fabrianese.

Il sindaco Santarelli ha dettagliatamente esposto le problematiche riscontrare. «Sulle tribune – ha riferito – il problema emerso è relativo alla struttura e non allo stato di manutenzione del materiale. Le travi che sostengono le tribune sono appoggiate ai pilastri e non legate. In alcuni casi sui pilastri mancano le mensole di appoggio delle travi che quindi sono state appoggiate su colonne di forati appoggiate ai pilastri realizzate appositamente. La struttura lignea invece mostra gravi fenomeni di cedimento nelle parti esposte e di aggancio ai piloni di cemento armato. Nella relazione appena depositata si legge che: “la struttura non supera la verifica delle combinazioni di condizione di carico con neve e vento”».

E poi il sindaco dice: «L’incuria ha chiaramente giocato un ruolo fondamentale nell’accelerare il processo di degrado delle parti in legno, non a caso già nelle relazioni del 2010 e ancor prima in quella del 1999, che ho voluto consultare per capire se già erano suonati campanelli di allarme in passato, i tecnici allora incaricati avevano evidenziato la necessità di intervenire con soluzioni utili a proteggere tali elementi dagli agenti atmosferici. Abbiamo già iniziato a muoverci per capire come risolvere nel più breve tempo possibile la mancanza a Fabriano di un impianto così importante. L’obiettivo è trasformare questo evento negativo in una opportunità per la città. Nei prossimi giorni convocherò una conferenza stampa per i dovuti approfondimenti».