FABRIANO – La Fondazione Carifac dona un Monitor Bis all’ospedale Engles Profili di Fabriano. «Siamo riusciti a ricostituire il fondo di stabilizzazione delle erogazioni e, con parere positivo del Ministero dell’Economia e Finanze, abbiamo ripreso la nostra attività di sostegno del territorio. Ovviamente, non potevamo non considerare le esigenze legate al nostro presidio ospedaliero che deve tornare a essere un punto di riferimento per il vasto comprensorio di riferimento che, è bene evidenziarlo, non è solo il fabrianese. Anzi, oltre a pazienti provenienti da più province delle Marche, non è raro che anche dalla vicina Umbria venga utenza all’Engles Profili», le parole del presidente della Fondazione Carifac, Marco Ottaviani.
Duplice l’utilizzo del Monitor Bis. A spiegarne un aspetto Andrea Pennacchi, Direttore Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Fabriano. «Attraverso questa apparecchiatura possiamo arrivare a una diagnosi più precisa per quel che riguarda la OSAS, Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno. Si tratta di una patologia correlata all’ostruzione, parziale o completa, ripetitiva delle prime vie aeree a livello della gola, largamente sotto diagnosticata sia per la poca informazione a riguardo che per una sintomatologia confondibile. Si manifesta solitamente con sonnolenza diurna che trae origine da un sonno disturbato a causa delle vie respiratorie ostruite, che causano l’interruzione della respirazione. Per apnea notturna si intende l’arresto involontario completo (apnea) o parziale (ipopnea) del flusso d’aria nelle vie aeree, della durata di almeno 10 secondi. La persona che ne soffre non ne è tuttavia consapevole, motivo per cui viene definita “epidemia silente”. Con l’utilizzo del Monitor Bis si potrà più facilmente diagnosticarla sia in ambito pediatrico che in età adulta e, quindi, calibrare una terapia più precisa. In altre parole, andremo a implementare la Sleep Endoscopy, Endoscopia in sonno, monitorando costantemente il paziente. Un esame che ci aiuta a capire il livello di ostruzione: naso, corde vocali, gola. In conclusione, vorrei evidenziare come le attività dell’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria siano in costante aumento sia l’attività chirurgica che di ricovero. Per quel che riguarda la tipologia degli interventi eseguiti, questi comprendono anche la chirurgia pediatrica, la chirurgia oncologica e la chirurgia dell’orecchio».
Questa tipologia di esame si effettua attraverso una stretta collaborazione fra l’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e l’Unità Operativa Complessa di Anestesia-Rianimazione. Da qui, quindi, il secondo utilizzo dell’apparecchiatura donata dalla Fondazione Carifac.
«A noi medici-anestesisti – spiega il Responsabile, Paolo Bellucci – l’apparecchiatura Monitor BIS serve per monitorare la profondità del sonno, calcolando un ipotetico elettroencefalogramma del paziente, e in base al livello del sonno si valuta l’entità della patologia. Inoltre, è utilizzato anche nella fase delle anestesie endovenose, quindi serve sia in diagnostica che in sala operatoria. Una donazione utile e importante per diversi aspetti e dai molti utilizzi. Vorrei evidenziare, inoltre, come la efficiente collaborazione con la U. O. di Otorinolaringoiatria abbia portato in poco tempo a un aumento esponenziale delle attività svolte. L’acquisizione del Monitor BIS implementa questa collaborazione permettendo l’esecuzione di esami endoscopici fino a ora non eseguibili, dando all’utenza la possibilità di usufruire di un nuovo e importante servizio. Volendo poi definire in poche parole l’indice BIS possiamo affermare che si tratta di un valore numerico direttamente riferibile ai livelli di sedazione e coscienza. Esso si ottiene mediante l’applicazione di un complesso algoritmo a una derivazione elettroencefalografica semplificata ottenuta utilizzando uno specifico elettrodo mono-paziente in grado di monitorarne in continuo lo stato ipnotico. Ciò detto, in corso di Sleep Endoscopy l’anestesista induce il sonno utilizzando un sedativo e simulando un sonno naturale. In questa situazione l’indice BIS risulta fondamentale per controllare il livello di sedazione in modo da permettere allo specialista otorino di individuare, nel modo più fisiologico possibile, il sito ostruttivo responsabile della patologia. Inoltre, in corso di intervento chirurgico in sala operatoria, implementando i dati forniti dal Monitor BIS con i comuni parametri rilevati in corso di intervento (pressione arteriosa, tracciato ECG, parametri respiratori ecc), si possono effettuare anestesie molto precise, con minor utilizzo di farmaci aspettandoci anche un più precoce risveglio. Penso che queste poche parole siano già sufficienti a far comprendere l’importanza della donazione».