CERRETO D’ESI – Un integrativo per un nuovo premio di risultato, stabilizzazioni di lavoratori a termine, per aumentare tutele e diritti. Questi i principali temi affrontati da una due giorni di trattativa che si è svolta con i vertici della Electrolux e i rappresentanti sindacali di Fim-Fiom-Uilm, a tutti i livelli. Presenti anche i territoriali per il sito di Cerreto D’Esi. «Abbiamo chiesto un aumento del Premio di Risultato, riuscendo ad andare, ad oggi, oltre le 600 euro annue proposte dall’azienda», racconta il responsabile del territorio di Fabriano per la Fiom, Pierpaolo Pullini.
Dopo il ritiro dal tavolo della possibilità per la multinazionale svedese di ricorso all’orario plurisettimanale, si è comunque data disponibilità a discutere di come coniugare le esigenze di risposta al mercato con il rispetto dei tempi di vita delle persone. Questo sarà possibile attraverso l’utilizzo di una quota di straordinario con riconoscimenti economici superiori da quanto previsto dal Contratto Nazionale e con la definizione delle modalità di esecuzione con le Rsu, quindi con le lavoratrici e i lavoratori, ed il cui ricorso deve essere comunque collegato a incremento reale dei volumi produttivi e limitato a determinati periodi. «La costante crescita di volumi che riguarderà anche nel 2021 lo stabilimento di Cerreto D’Esi, e la richiesta di Electrolux di ricorso alle prestazioni straordinarie, non possono non porre il tema delle stabilizzazioni di personale con contratti a termine, che come Fiom territoriale abbiamo ribadito essere uno dei punti della trattativa, per dare prospettiva e dignità su un territorio così colpito da oltre un decennio di crisi industriali, confermandone la percentuale di massimo utilizzo prevista dagli accordi in essere», evidenzia Pullini.
Dal punto di vista della pandemia da Coronavirus, è stato prorogato fino al 30 giugno prossimo, il protocollo di sicurezza per la gestione dell’emergenza sanitaria e l’azienda ha dichiarato che supporterà e agevolerà il piano di vaccinazione regionale mettendo a disposizione le proprie strutture e allertando il proprio personale medico. Il confronto proseguirà il 21-22-23 aprile, «giornate in cui si proveranno a superare le distanze che ancora rimangono per definire un accordo che tenga conto delle esigenze aziendali di risposta al mercato e di quelle delle lavoratrici e dei lavoratori di un incremento salariale importante, consolidamento e aumenti di diritti e tutele e stabilizzazione del lavoro a termine», conclude Pullini.