FABRIANO – Dopo aver sparato a zero su Fabriano Progressista, il Partito comunista dei Lavoratori indirizza il mirino sul Movimento 5 Stelle. «Il movimento 5 stelle è la semplice rivoluzione? No grazie, per noi la Rivoluzione è una questione di classe e non è quella di Grillo», dichiara Crescenzo Papale, candidato sindaco del Pcl.
«Purtroppo, non bastano solo delle buone idee per cambiare realmente le cose. Il Movimento 5 Stelle è l’esatto contrario di un movimento rivoluzionario. Anzi possiamo collocarlo senz’altro nel populismo di destra, cioè piccolo-borghese e reazionario. Mira a consolidare il predominio delle classi abbienti sui lavoratori. Basta vedere le sue posizioni sul sindacato: un ferrovecchio dell’Ottocento. Invece di rivendicare un sindacato che faccia finalmente il proprio mestiere, Beppe Grillo rivendica l’abolizione del sindacato in quanto tale», il j’accuse di Papale, che prosegue.
«Non è solo il risvolto di una politica contro il lavoro. È anche il riflesso di una visione culturale reazionaria più generale. “Uno vale uno” non è affatto una petizione democratica, se non in apparenza. È la delegittimazione di ogni rappresentanza collettiva, sindacale o politica, dei lavoratori in quanto classe. Purtroppo a livello di massa è passata l’idea che la colpa della crisi sia dei partiti in quanto tali, cioè dei politici di professione, che sarebbero corrotti e incompetenti. Da qui la confusione fra partiti borghesi e partiti delle classi lavoratrici, come il Pcl, e fra la politica come lotta per i diritti e per il progresso e politica come professione. La vera domanda invece è: chi è che comanda? Lo Stato con le sue Istituzioni (parlamento, regioni, comuni, forze dell’ordine, magistratura) o gli industriali, i banchieri, gli speculatori internazionali che posseggono tutto: fabbriche, trasporti, energia, banche? Le forze dell’antipolitica, del tutto infantili e reazionarie, sostengono che per risolvere le cose basterebbe sostituire l’attuale classe politica con un’altra, efficiente e onesta. E su questo luogo comune Grillo e la Casaleggio Associati hanno costruito la propria fortuna, perché il M5S non è un movimento, è un’azienda privata il cui simbolo è un marchio registrato. In cui non c’è statuto, e se ne vantano pure, non ci sono organismi di controllo, il cui leader non è stato eletto e non cambia mai. Ci sono solo generici forum di discussione che non offrono nessun strumento di verifica. L’ultima parola tocca sempre al padrone».
Secondo Papale, dunque, «ricostruire tra i lavoratori una coscienza politica di classe, dentro un’azione di rilancio del movimento operaio, è allora l’unica via per fare argine al populismo reazionario in tutte le sue declinazioni italiane: renzismo, salvinismo e grillismo. E allora Fabrianesi, unitevi alla nostra lotta, alla nostra Rivoluzione… quella vera», conclude Papale.
Nel frattempo, prosegue la calata dei Big politici in città.
Oggi pomeriggio, 2 giugno alle 17:30 nella sede del comitato elettorale di Insieme per Fabriano, in corso della Repubblica, cuore del centro storico cittadino, Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera dei Deputati, esponente di spicco dei Democrat, è l’ospite principale dell’iniziativa pubblica per sostenere Giovanni Balducci a sindaco di Fabriano. Insieme a Giachetti e al candidato Balducci, parteciperanno anche il segretario regionale del Pd, Francesco Comi, e il segretario Democrat cittadino, Michele Crocetti.
Domani, 3 giugno, è il turno della Lega Nord, che sostiene il candidato a sindaco Vincenzo Scattolini. Arriverà a Fabriano, la candidata a sindaco delle elezione dello scorso anno a Bologna, Lucia Borgonzoni. Previsto un volantinaggio e un comizio in piazza del Comune a partire dalle 10:30. Domenica 4 giugno, poi, alla sala Ubaldi, si svolgerà un incontro pubblico – sempre organizzato dalla Lega nord di Fabriano – con la partecipazione del senatore leghista Giacomo Stucchi, presidente del Copasir.