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Elezioni regionali Marche, Fabriano: l’affondo di Olindo Stroppa di Forza Italia sulla gestione della sanità

Il candidato azzurro ricorda tutti i depotenziamenti effettuati nei confronti dell'ospedale Engles Profili di Fabriano dall'attuale maggioranza di centrosinistra

Olindo Stroppa

FABRIANO – «Anche la montagna ha bisogno di una sanità efficiente», questo l’incipit del candidato alla Regionali in quota Forza Italia, Olindo Stroppa che torna sulla questione depotenziamento dell’ospedale Engles Profili di Fabriano.

«Stiamo assistendo a un continuo e costante depauperamento dei servizi sanitari dell’entroterra. Sono stati chiusi per un assurdo calcolo degli algoritmi i punti nascita di Fabriano, Camerino, San Severino Marche, senza minimamente considerare gli aspetti orografici del territorio e le conseguenti difficoltà negli spostamenti. Nei territori interni non si ha più nemmeno il diritto di nascere nella nostra città di Fabriano, a gennaio 2021 potremo solo contare il numero dei morti, ma il numero dei nati lo conosciamo e sarà 0».

Non solo chiusura del Punto nascita, anche declassamento di Pediatria a mero ambulatorio. «I nostri circa 8.000 ragazzi in età pediatrica non hanno il diritto di avere una struttura ospedaliera in grado di ospitarli in caso di ricovero, comportando grande dispendio di energie ed economico per i famigliari che si vedono costretti ad assistere in loro figli ricoverati a 30 km dalla loro abitazione». Ancora, la «continua carenza di personale medico e infermieristico, e quando vengono assunti questo avviene tramite contratti a tempo determinato il che comporta una giustificata fuga verso zone dove i contratti vengono fatti a tempo indeterminato. Non si parla più di ricostruire l’Ala A dell’ospedale di Fabriano danneggiata dal terremoto, assistiamo ad accorpamenti di reparti con continua perdita di posti letto. Mi fermo qui perché la lista sarebbe troppo lunga e tutti la conosciamo».

Il candidato azzurro alle Regionali ricorda l’impegno delle opposizioni di Fabriano in consiglio comunale fra le quali un Assise civica tematica e incontri con i sindaci della zona montana. «Non possiamo dimenticare che in queste occasioni da parte di esponenti della regione non fu bocciata la possibilità di realizzare una Area Vasta Montana, ci fu assicurato che presto si sarebbe provveduto alla assunzione di nuovo personale, fu garantita la realizzazione del nuovo blocco operatorio che avrebbe fatto di Fabriano una eccellenza nel campo chirurgico. Mi risulta che ad oggi del nuovo blocco operatorio non esiste alcun progetto esecutivo, che delle sale operatorie del nostro ospedale solo due sono utilizzabili, se così non fosse prego di smentirmi. Parole, Parole, Parole recitava una famosa canzone, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti».

Indipendentemente dai colori politici «dobbiamo batterci e batteri pugni perché il nostro territorio abbia quello che gli spetta, non siamo cittadini di serie B, smembrare la sanità equivale a svalutare un territorio, incentivarne la fuga dei giovani, che sommata ai ritardi della ricostruzione post sismica, alla carenza di lavoro, al ritardo nella realizzazione delle infrastrutture fa delle zone montane luoghi dove si può solo morire. Alziamo la testa facciamo valere i nostri diritti, anche noi paghiamo le tasse non siamo terra di confine», l’invito conclusivo del candidato alle Regionali per uno scranno in Consiglio in quota Forza Italia, Olindo Stroppa.