FABRIANO – Pochi giorni e si inizierà a fare sul serio. La campagna elettorale a Fabriano è molto vicina alla sua prima scadenza ufficiale. Entro le 12 del 13 maggio dovranno essere depositate liste, simboli, programma a sostegno della candidatura a sindaco della città. La sfida sarà a sei, non ci saranno altre sorprese.
Le forze in campo si sono ormai delineate e le liste si stanno mettendo a punto in questi ultimi giorni, raccogliendo le firme necessarie per la corretta presentazione di tutto. Poi spetterà agli uffici elettorali dare il via libera definitivo e, quindi, la campagna elettorale entrerà nel vivo in vista del primo turno delle elezioni previsto per l’11 giugno.
Ad aver ultimato da tempo la lista è stato il Movimento 5 Stelle, indicato da molti come il “cavallo in fuga”. Il candidato a sindaco è Gabriele Santarelli. Ad appoggiarlo una lista composta da 22 nomi. Una scelta consapevole quella di non arrivare al massimo consentito, 24 consiglieri, come ribadito dallo stesso Santarelli, dopo che due potenziali candidati si sono sfilati per problemi personali poco prima dell’avvio dell’iter di certificazione interno dei pentastellati.
La notizia delle ultime ore è, invece, relativa allo sfidante più accreditato, Giovanni Balducci. Si è, infatti, chiuso un importante accordo con un’area moderata, centrista e liberale. Forte discontinuità, scelta di cuore, competenza, professionalità e mix fra forze di partito e, soprattutto, società civile, questi i principali connotati di coloro che sostengono la candidatura di Balducci, che dovrebbero arrivare a comporre quattro liste. Tutte e quattro dovrebbero avere conto pieno, vale a dire composte da 24 candidati alla carica di consigliere comunale. La presentazione avverrà a giorni.
Formalmente composta da esponenti della società civile, ma assolutamente riconducibile all’area della sinistra tout court, è Fabriano Progressista che sostiene la candidatura di Vinicio Arteconi. Il ginecologo andato in pensione ha avviato la campagna elettorale da tempo e la lista dovrebbe essere composta da 24 consiglieri, ma ancora non è stata presentata.
Sempre per quel che riguarda la sinistra, quella radicale, la candidatura di Crescenzo Papale per il Partito comunista dei Lavoratori. La presentazione della lista a sostegno arriverà entro una decina di giorni. Papale prova a essere di più di un candidato di testimonianza.
Sfida nella sfida sarà anche quella relativa, prettamente, all’area del centrodestra. Due i candidati riconducibili. Il primo a presentarsi è stato Vincenzo Scattolini che sarà sostenuto da due liste, una per Fratelli d’Italia e Democrazia cristiana, l’altra della Lega nord. La sensazione è che, entrambe le liste, si attesteranno più vicino al minimo di componenti, 18, che al massimo, 24.
L’altro candidato riconducibile al centrodestra è fresco fresco di presentazione. Silvano D’Innocenzo, uscente capogruppo di Forza Italia, che sarà sostenuto dalla lista civica Janus. Ventiquattro gli aspiranti consiglieri, molta società civile. Dalle loro dichiarazioni traspare la volontà di superare l’altro candidato di centrodestra. Dunque, una sfida nella sfida.
Questo è il quadro che è ormai da considerarsi definitivo. La campagna elettorale pre-presentazione liste è stata generalmente soft, molto soft. Non fair play, ma ha vinto l’attendismo. Ora iniziano, da qualche giorno, a intravedersi allusioni e velate minacce, soprattutto con post sul popolare social network, Facebook. Questo potrebbe essere il preludio a un “imbarbarimento” della campagna elettorale nell’ultimo mese prima del voto. Non se ne sente il bisogno, soprattutto se si continuerà con velate allusioni e, quindi, illazioni. Se si hanno notizie certe e verificate, dunque con prove inoppugnabili, si spera che si abbia il coraggio di dire e/o scrivere tutto e non alimentare la cultura del sospetto. I fabrianesi meritano una campagna elettorale sui contenuti.
Vinca il migliore, o meglio, vinca colui che il corpo elettorale giudicherà capace di governare un momento complicato per la città di Fabriano.