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Elica: cresce il numero dei dipendenti in cassa integrazione a Mergo

Ad annunciarlo, è la segreteria provinciale della Fiom, attraverso il responsabile per il distretto economico fabrianese, Pierpaolo Pullini, che non nasconde la propria preoccupazione

Sede uffici di Elica a Fabriano

FABRIANO – Crescono i numeri della cassa integrazione Covid nello stabilimento di Mergo di Elica, multinazionale di Fabriano leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti. Ad annunciarlo, è la segreteria provinciale della Fiom, attraverso il responsabile per il distretto economico fabrianese, Pierpaolo Pullini, che non nasconde la propria preoccupazione. «Nonostante le rassicurazioni avute non meno di un mese fa, è stata inaspettatamente aperta la cassaintegrazione per lo stabilimento di Mergo, in prima istanza per un centinaio di persone che lavorano nei reparti dove inizia il ciclo produttivo. Ma dalla prossima settimana riguarderà tutto il personale, circa 400 dipendenti, con una significativa riduzione dell’orario di lavoro del 25%», si legge in una nota.

Il Coordinamento sindacale del gruppo, la scorsa settimana, aveva già manifestato le proprie preoccupazioni e perplessità riguardo ad eventi che non corrispondevano agli impegni presi, avanzando una richiesta di incontro urgente, «alla quale ad oggi abbiamo avuto come unica risposta un aumento dell’utilizzo dell’ammortizzatore sociale deciso in maniera unilaterale da parte dell’azienda, così come per il versante impiegatizio della Corporate coinvolto nella riorganizzazione».

La Fiom di Ancona ribadisce la necessità di incontrarsi al più presto «perché riteniamo incomprensibile un cambiamento così improvviso e repentino rispetto a quanto ci era stato comunicato: l’unica strada da perseguire è quella in continuità con i percorsi dell’ultimo periodo, con la piena occupazione, in coerenza con gli impegni presi dai vertici e con i valori di Elica che, come più volte ribadito, vede la responsabilità sociale e il bene delle persone al centro di tutto». La prossima settimana saranno convocate le assemblee negli stabilimenti «per fare il punto con le lavoratrici ed i lavoratori, auspicando che nel frattempo sia arrivata la convocazione per l’incontro richiesto e già sollecitato. Puntare sul prodotto per garantire prospettiva di medio-lungo periodo agli stabilimenti italiani, ringraziale le persone portando loro lavoro: alle belle parole, seguano i fatti», si conclude la nota a firma della Fiom.